Una delegazione del comitato No Inc ha incontrato venerdì 15 novembre, per la seconda volta, le responsabili del settore Energie Rinnovabili del Ministero dello Sviluppo Economico: la dott. ssa Rosaria Fausta Romano e l’avvocatessa Maria Grazia Fusco. Presente anche la deputata del 5 Stelle Federica Daga, che segue con attenzione le vicende della discarica di Roncigliano (Albano). Le due funzionarie a breve dovranno decidere se considerare i termini per la costruzione dell’Inceneritore di Albano, a spese dell’erario pubblico, ancora in corso di validità o, viceversa, come previsto dalla Legge (n. 244 del 2007 ), decaduti il 31 dicembre 2008.
Decisione da cui dipende l’assegnazione o meno dei circa 500 milioni di euro a favore del consorzio Co.E.Ma. (Pontina Ambiente di Manlio Cerroni, Acea ed Ama). Proprio la Romano, difatti, dovrà presto rispondere alla lettera che il Gestore dei Servizi Elettrici GSE ha inviato al Ministero per lo Sviluppo Economico lo scorso 19 aprile, sostenendo: “ si richiede se il GSE possa procedere all’aggiornamento della convenzione economica preliminare, così come richiesto dal consorzio Co.E.Ma., oppure no.”
Il Ministero, secondo quanto riferito dal comitato No Inc, pretenderebbe ancora oggi, a termini decaduti, di concedere al Consorzio Co.E.Ma. la possibilità di utilizzare una valanga di soldi pubblici per costruire un mega forno brucia-rifiuti, anziché utilizzarli, invece, per la diffusione ed il radicamento della raccolta differenziata porta a porta e l’avvio della filiera del riciclo ai Castelli Romani. La decisione definitiva, però, ancora non è arrivata. Vi sarà, molto presto, un nuovo incontro tra le due funzionarie del Ministero e la delegazione No Inc.