Decisione da cui dipende l’assegnazione o meno dei circa 500 milioni di euro a favore del consorzio Co.E.Ma. (Pontina Ambiente di Manlio Cerroni, Acea ed Ama). Proprio la Romano, difatti, dovrà presto rispondere alla lettera che il Gestore dei Servizi Elettrici GSE ha inviato al Ministero per lo Sviluppo Economico lo scorso 19 aprile, sostenendo: “ si richiede se il GSE possa procedere all’aggiornamento della convenzione economica preliminare, così come richiesto dal consorzio Co.E.Ma., oppure no.”
Il Ministero, secondo quanto riferito dal comitato No Inc, pretenderebbe ancora oggi, a termini decaduti, di concedere al Consorzio Co.E.Ma. la possibilità di utilizzare una valanga di soldi pubblici per costruire un mega forno brucia-rifiuti, anziché utilizzarli, invece, per la diffusione ed il radicamento della raccolta differenziata porta a porta e l’avvio della filiera del riciclo ai Castelli Romani. La decisione definitiva, però, ancora non è arrivata. Vi sarà, molto presto, un nuovo incontro tra le due funzionarie del Ministero e la delegazione No Inc.