“Silvia, svegliati è solo un incubo. Sono qui…”! Queste sono le parole che vorrei sentirmi dire, da te papà, ma purtroppo non è così. Sono passati due lunghi anni da quel giorno funesto ed il tuo ricordo è sempre più forte e dilaniante. Dormo nel tuo letto, abbraccio il tuo cuscino ed a volte apro il tuo armadio… per risentire il tuo profumo. Il tempo sembra essersi fermato quel giorno ma io continuo a cercarti, in ogni angolo, invece… solo il nulla…! Sei presente, costantemente, unicamente nei miei sogni ed è meraviglioso sentire il calore del tuo corpo, le tue braccia stringermi ed il tuo cuore battere nel mio. Sono distrutta, devastata dal dolore: “io, caro papà sono morta con te, su quell’asfalto maledetto”. Ma nelle mie vene continua a scorrere il tuo sangue ed avrei dato la mia vita per te. No, non doveva finire così, anche nella morte ci vuole dignità. “Sei morto per mano di chi…”? E di che cosa…? Ti prometto che lotterò perché sua fatta giustizia. Ugo da tempo non scodinzola più e resta immobile , con gli occhi umidi e pieni di tristezza, ad aspettare davanti a quel cancello, che non potrai aprire mai più. Con te, papà mio, è morta la nostra famiglia! Andare avanti è dura … proteggici e ricorda: “Noi tre per sempre…”! Ti amo
Silvia