Il ripetitore realizzato dalla H3g a Nettuno non rischia più di essere abbattuto. Al termine di una battaglia andata avanti per tredici anni nelle aule della giustizia amministrativa, il Tar del Lazio ha deciso e ha annullato il diniego all’installazione della stazione radio base espresso il 29 febbraio 2005 dal responsabile dell’ufficio comunale urbanistica. Lo stop era arrivato non rientrando l’area scelta dalla società per costruire l’impianto tra quelle individuate dal Comune, con delibera di giunta del 2001, come idonee per i ripetitori. La H3g si è vista accogliere il ricorso in quanto gli impianti come quello di Nettuno sono per legge assimilati a opere di urbanizzazione primaria, devono essere collocati in modo “che sia assicurato un servizio capillare” e non possono essere confinati in parti troppo ristrette del territorio, come era accaduto nella città del Tridente. Il regolamento comunale prevedeva addirittura soltanto dieci siti come idonei. Nessun rischio demolizione dunque ma niente risarcimento, come chiesto invece dalla spa. Il Tar del Lazio aveva infatti già sospeso il diniego comunale, H3g aveva costruito a quel punto l’impianto e per i giudici non ha quindi subito alcun danno.
11/09/2018