Sono intercorsi oltre 6 anni da quando la frana dalla parete rocciosa del Monte Cucca a Terracina ha interdetto la linea ferroviaria che porta a Terracina. Innegabili i disagi e le ripercussioni sul trasporto pubblico per i residenti. È il sindaco di Terracina Nicola Procaccini a fare il “punto di situazione” sull’impegno intrapreso dall’amministrazione che guarda alla riapertura della linea. “Tramite la Regione è arrivato un finanziamento di 4 milioni tratto dai Fondi Europei per il contrasto al rischio idrogeologico. Tali fondi verranno utilizzati per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa del monte Cucca che insiste sui binari per circa un chilometro”. Il finanziamento è stato annunciato a febbraio 2018, da allora l’ente comunale si è impegnato per assolvere le incombenze burocratiche ed avvicinarsi alla fase esecutiva. “Si stanno riunendo le commissioni tecniche per la definizione del progetto definitivo – spiega il sindaco –. Stiamo rispettando il cronoprogramma concordato con la Regione secondo cui entro la fine del 2018 dovremo incaricare la ditta per i lavori. Contiamo di iniziare i lavori in parete nei primi mesi del 2019”. Si tratterà comunque di interventi non semplici tanto che la durata stimata sarà di circa un anno. Al termine dell’opera sarà finalmente possibile riaprire la ferrovia visto anche quanto fatto sapere dall’Assessorato ai trasporti della Regione Lazio secondo cui la stessa Trenitalia avrebbe più volte manifestato il proprio interesse di ristabilire il tratto, anche in virtù di ragioni economiche. Oggi infatti il servizio viene sostituito da uno “svantaggioso” servizio su gomma che collega la città del litorale alla stazione di Priverno-Fossanova. Il sindaco invita però a una riflessione. “L’area del monte Cucca è estremamente complessa. La frana del settembre 2012 non è stata l’unica nell’area. Nello specifico, bisogna riconoscere che il destino stavolta ci ha sorriso. Cosa sarebbe successo se i massi avessero intercettato il treno in corsa o peggio danneggiato i binari causando un deragliamento? Oggi non parleremo di ripristino della stazione ma piangeremo una tragedia. Il riattivazione della ferrovia – conclude Procaccini – è un obiettivo strategico di questa amministrazione ma ciò deve avvenire secondo i principi di massima sicurezza e salvaguardia pubblica”.
18/10/2018