Il 2 dicembre è stato finalmente consegnato da Adr, Aeroporti di Roma Spa, l’atteso “piano di contenimento ed abbattimento del rumore” per l’aeroporto di Ciampino (avevano 3 anni di tempo, scaduti il 1° luglio scorso). Piano bocciato dal Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto. «è una bufala – tuonano i cittadini -, un atto inutile, vergognoso e provocatorio nei confronti sia dei cittadini che delle Isituzioni, e non sana l’illegalità in cui opera il G.B. Pastine. Chiediamo perciò alla Regione e ai Comuni di Ciampino, Marino e Roma di respingerlo immediatamente, per evitare che passi con silenzio – assenso».
A far infuriare il Comitato e i residenti è il mancato abbattimento del numero di voli. «Chiediamo di portarli dagli attuali 130 – 150 a 60 (30 decolli e 30 atterraggi) giornalieri, come quanitificato da Arpa Lazio – spiega Roberto Barcaroli del Comitato -. Invece Adr propone “sigillare”dentro casa la popolazione più esposta. Vorrebbero, a spese loro, insonorizzare in 5 anni quei 150 palazzi più vicini alla pista. Ma ormai tutti hanno già i doppi vetri». Per le zone meno aggredite dai decibel, poi, vorrebbero spostare le rotte di decollo e atterraggio verso Roma.
«Cosa già tentata senza successo – affonda il Comitato – e che metterebbe i cittadini gli uni contro gli altri. L’Arpa ha già verificato che ciò non risolve, ma semplicemente amplia l’area sottoposta al rumore. C’è solo una cosa da fare: riportare la legalità cioè consentire solo 60 voli al giorno. I tecnici regionali – sottolinea Barcaroli – a fine ottobre al convegno pubblico su questo tema hanno domandato come mai la Procura non intervenga».