Lo scorso 21 novembre, su via Nettunense, nel tratto appartenente al Comune di Marino, è stato travolto e ucciso un ciclista di 77 anni. La tragedia ha visto protagonisti l’uomo in bicicletta e un camionista risultato positivo al “drug test”. Nonostante la positività del conducente ai test antidroga, in numerosi hanno imputato l’incidente mortale alla totale mancanza sul territorio di piste ciclabili. Felice De Nicola, albanense, in passato ciclista professionista, oggi Direttore Sportivo della S.S.
Lazio Ciclismo, parla di una quasi totale mancanza di piste dedicate ai ciclisti ed ha ben chiaro anche di chi sono le responsabilità: «Oggi l’incapacità delle amministrazioni, ormai stagnanti politicamente e culturalmente ormai da decenni, non rende possibile lo sviluppo attorno ai valori incredibili di un territorio fantastico come il nostro. Non si riesce a fornire un semplice servizio “in linea coi tempi” come le piste ciclabili». De Nicola ha poi spiegato come ad oggi si possa far poco per rimediare a questa situazione deficitaria: «è troppo tardi per intervenire, poiché l’intero territorio è stato devastato dall’edilizia selvaggia e complici di tutto ciò sono state le amministrazioni degli ultimi trent’anni.
I Castelli Romani hanno assunto il ruolo di alveare dormitorio, privo di identità culturale e senso di appartenenza». Parlando di disservizi, scatta subito il paragone con i Paesi europei: «In giro per l’Italia e per l’Europa, riesco a vedere opere bellissime fatte ad uso dei cittadini e mi rammarico profondamente quando penso che anche da noi si sarebbero potute realizzare le stesse cose. La responsabilità delle istituzioni presenti e passate è enorme. Non è una questione di colore politico o schieramento, è la politica che non esiste più».