Corruzione e frode in pubblica fornitura. Sono le accuse rivolte a una organizzazione dedita alle truffe nei confronti di Acea, la multiservizi romana impegnata nella gestione e nello sviluppo di reti e servizi nei settori dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente. Nell’ambito di una lunga e articolata attività di indagine condotta dagli investigatori del Centro Anticrimine Informatico della Polizia Postale di Roma, sono state compiute delle perquisizioni nei confronti di 9 persone. Al vertice del sistema 2 dipendenti «infedeli» di Acea, oltre ad alcuni tecnici della municipalizzata ed elettricisti specializzati. Gli indagati sono contestati a vario titolo i reati di corruzione e frode. Sempre nell’operazione, compiuta con la collaborazione della stessa Acea, è stato dato seguito a 10 provvedimenti di sequestro nei confronti di altrettanti contatori elettrici manomessi e individuati all’interno di esercizi commerciali quali bar, ristoranti, supermercati. Nei confronti dei titolari sono scattate le denunce per corruzione e frode. Come riscontrato dagli investigatori diversi indagati fruivano dei sistemi alterati, lucrando fino al 75 % dell’effettivo consumo e fruendo anche di allacci totalmente abusivi alla rete di distribuzione elettrica. Oltre ai contatori sono stati individuati decine di rilevatori già manomessi o pronti per la manomissione. Sequestrati pure delle punzonatrici rubate o con matricole abrase, utilizzate per l’alterazione dei contatori.
23/07/2019