Come risaputo i riflettori della ricerca di Alfieri sono puntati sull’universo dei coloni, circa 3.500 famiglie, tante furono comprendendo quelle costrette ad abbandonare l’impresa e quelle derivate dalle originarie, che si insediarono nei poderi dell’Onc dopo la bonifica operata dal fascismo. Si legge nella sinossi: “Nel narrare le fasi, le modalità, le scelte della colonizzazione, il focus resta puntato sulle conseguenze che le decisioni ebbero sulle famiglie coloniche, le vere protagoniste di quella vicenda. Ad esse quest’opera vuol rendere giustizia, preservandone i nomi, i volti, le origini e le vicende dall’oblio in cui, non di rado, il procedere senza soste della Storia relega le storie silenziose degli umili”.
Alfieri, classe 1957, abruzzese di origine, laureato in scienze politiche, vive e lavora a Roma e da diversi anni si è appassionato alle vicende dei coloni pontini. In questo nuovo e corposo volume, oltre l’originale narrazione del rapporto tra istituzioni del regime e coloni e un apparato fotografico di 100 immagini inedite delle famiglie coloniche, tra i maggiori punti di forza vi è per la prima volta l’elenco completo di tutte le famiglie assegnatarie, con paese di origine, anno d’arrivo, numero di podere e relativa località, numero dei componenti del nucleo familiare, esito del rapporto con l’Onc, ovvero se il podere fu riscattato o meno. Dati suddivisi per regione, provincia e comune, una guida ormai indispensabile ma anche un archivio utile a ritrovare le proprie radici. Ad affiancare l’autore saranno il vicesindaco Luigi Di Somma e la giornalista Marina Testa.