Ennesima sconfitta per il Comune di Ardea nella battaglia sui cancelli che limitano l’accesso alla spiaggia. Il Tar del Lazio ha bocciato un’altra ordinanza dell’ente rutulo, con cui era stato intimato al Consorzio Tor San Lorenzo di rimuovere subito lo sbarramento in prossimità dell’arenile. Molti sono stati gli atti del genere emessi da Palazzo e altrettante le sentenze che li hanno annullati. La legge prevede che i titolari di concessioni demaniali marittime debbano garantire il libero accesso e il transito alle spiagge.
Diversa è invece la situazione per quanti non hanno alcuna concessione, ma sono proprietari di immobili che ricadono vicino alle spiagge e che nulla hanno a che fare con l’arenile. In tali casi non si può vietare di delimitare un terreno e di impedire l’accesso sul fondo a estranei. Questo però quanto accaduto a molti cittadini di Ardea, che impugnati gli atti si sono viste riconoscere le proprie ragioni dai giudici amministrativi. Ultimo in ordine di tempo il Consorzio Tor San Lorenzo, che ha chiesto di annullare l’ordinanza emessa il 14 maggio 2010 dal dirigente comunale all’urbanistica, l’architetto Antonio Rocca, con cui era stato intimato ai consorziati di rimuovere il cancello nell’arco di quindici giorni.
Per il Tar del Lazio il Comune ha preso un abbaglio e il provvedimento è stato ora annullato. Il Consorzio Tor San Lorenzo non ha infatti alcuna concessione demaniale, ha invece un diritto di proprietà sull’area, che non ricade sul demanio marittimo. Il cancello non si tocca.