Sono cinque i consiglieri firmatari della nota con cui si chiede di tornare in aula per discutere il caso Trasco, l’azienda che gestisce i servizi comunali a Pontinia. Una bomba latente che ha montato nei mesi scorsi quando, da un accertamento sui conti della farmacia comunale, sono emersi dubbi e discrepanze sui compensi elargiti nel corso degli anni ai vertici dell’azienda.
Nell’ultima richiesta a firma Coco, Donnarumma, Mochi, Torelli, Lauretti e rivolta al presidente Tombolillo ed al segretario generale dell’ente, si chiede la “sospensione e/o revoca dell’amministratore della partecipata”. I riflettori sono puntati sui rimborsi per spese documentate e chilometrici presentati e liquidati dalle casse comunali. Cifre da capogiro che, sommati al compenso per prestazioni continuative, solo per il 2018 sfiorano i 100mila euro.
«La Trasco dovrebbe garantire dei servizi a costi contenuti, invece ci si trova a dover avere un esborso notevole – dichiara il consigliere di minoranza Daniela Lauretti -. I costi comprensivi dei rimborsi del 2018 hanno inciso sul bilancio presentato in perdita per circa 69mila euro e ripianati dal comune per 23039,32 euro. Siamo ancora sicuri che oggi questi servizi siano convenienti? Tutta questa situazione getta una brutta ombra lunga sulla partecipata. L’obiettivo è salvaguardare i dipendenti della stessa che ogni giorno lavorano con dedizione per offrire servizi ai contribuenti! L’amministratore avrebbe dovuto dimettersi e non attendere che qualcun’altro prendesse per lui le decisioni».