Striscia la Notizia è stata condannata a risarcire di 50mila euro più Iva l’ex Sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo per aver diffuso nel 2010 un video ritenuto falso. La conferma della notizia divulgate in queste ore viene data da Zaccheo, che chiarisce che si tratta di un «risarcimento parziale che riguarda solamente il profilo morale. Il profilo biologico riguardo ai danni di salute sarà valutato in altra sede». Secondo quanto spiega Zaccheo, la sua famiglia ha nominato un consulente tecnico d’ufficio che ha analizzato il video che fece scalpore per la frase rivolta a Renata Polverini “Non ti dimenticare delle mie figlie”. «Dalle analisi sul video – continua – viene fuori che non ho mai pronunciato le parole “delle mie figlie”, ma ho ricordato alla Polverini di ricordarsi della nostra provincia. Le mie figlie hanno molto sofferto per quel video, soprattutto perché sono entrambe laureate con 110 e lode e dopo il liceo le ho mandate da subito a studiare e poi a lavorare a Roma perché non si potesse dire che erano in qualche modo state facilitate dal padre Sindaco. Non hanno inoltre, avuto mai alcun incarico politico o istituzionale e solo ora, dopo dieci anni, sono uscite da quella brutta storia e lavorano entrambe nell’ambito universitario». Zaccheo, inoltre, parla delle ripercussioni che ha avuto anche nella sfera politica, da cui è da tempo fuori. Dopo il servizio di Striscia La Notizia, infatti, Zaccheo fu sfiduciato e il Comune di Latina commissariato. «Ho almeno i nomi di due consiglieri – spiega al Caffè – che giurano che non mi avrebbero sfiduciato senza quel video. Ho sempre interpretato la politica con rigore e servizio e quello che è successo per me non ha prezzo o risarcimento giusto». Infine, è d’obbligo a Zaccheo una domanda sulla possibilità del rientro nel campo politico ora che questa vicenda gli ha restituito un po’ di leggerezza. «Oltre a questa ho un’altra vicenda archiviata dalla Corte dei Conti, relativa alla stabilizzazione di tre precari quando io non ero in giunta. Aspetto ora la chiusura della vicenda della metro, di cui si saprà l’epilogo il 15 maggio. Se ricandidarmi o no, sarà una valutazione a parte».
14/01/2020