AUMENTANO GLI ACQUISTI, CALANO GLI AFFITTI
La crescita delle compravendite immobiliari nell’Urbe lo scorso anno ha raggiunto un +4,7% rispetto al 2018. Sono infatti ben 33mila le transazioni effettuate. Un trend che riguarda soprattutto gli immobili situati in centro o in zone semi-centrali. Sono diversi i motivi, secondo la relazione di Nomisma, che spingono i romani a cercare di avvicinarsi al centro, tra questi più servizi pubblici e più mezzi pubblici, oltre ad una maggiore possibilità di re-investimenti successivi: affitto, sub-affitto, etc. Stabili le transazioni in periferia. Rispetto ai nostri nonni, i romani preferiscono inoltre sempre di più acquistare una casa piuttosto che prenderla in affitto.
CENTRO VS PERIFERIA
L’aumento delle compravendite é dovuto, come anzidetto, a prezzi che trend alla mano continuano a scendere inesorabilmente, come accade da più di un decennio a questa parte. Tant’è vero che i valori di mercato, solo negli ultimi 12 mesi, sono diminuiti complessivamente di un ulteriore 1,8%, -1,1% invece solo su base semestrale. Una buona notizia per chi decide di comprare casa, meno per i costruttori. La diminuzione del valore delle case – così risulta dalla ricerca di Nomisma – ha colpito in particolare le periferie: -3,6% su base annua. Leggermente più bassa è la flessione nelle zone semicentrali, che si ferma a -3,1%. Di segno opposto, invece, le percentuali sui prezzi in centro, in crescita del +0,2% rispetto al 2018.
SALE IL VALORE DELLE CASE DELLA ‘ROMA BENE’
Discorso a parte quello delle abitazioni in zone di pregio. Si tratta di determinate aree collocate nelle vicinanze di monumenti, con estese aree verdi, con una visione panoramica oppure particolarmente vicine a snodi nevralgici del trasporto pubblico. Tutte situate nel centro storico e nei quartieri residenziali delle porzioni semicentrali della città. Le case della ‘Roma bene’, insomma, resistono al trend in discesa e non risentono della crisi economica e dei prezzi in discesa. Anzi, mostrano in realtà un dato in controtendenza, ossia un aumento del valore immobiliare pari al +2,4%.
«MERCATO IN RITARDO, IL LUSSO TRAINO DELLA RIPRESA»
«Anche se i valori di mercato delle abitazioni romane continuano a diminuire, sebbene con minore intensità rispetto agli anni più acuti della crisi, si evidenzia nell’ultimo anno un lieve recupero per le abitazioni di lusso nuove», spiega l’amministrazione delegato di Nomisma, Paolo Dondi Dall’Orologio. «Appare verosimile – commenta l’ad – che, come rilevato in altre grandi città, il segmento di pregio si comporti da anticipatore della ripresa del mercato immobiliare di Roma che, ancora oggi, nel complesso sconta un ritardo rispetto ad altri contesti».