Secondo le statistiche Istat il 1 gennaio 2013 nella provincia di Latina c’erano 35.945 cittadini stranieri. I maschi di poco superiori alle femmine e con un picco che va dall’età di 28 a 40 anni. Per straniera, è specificato, si intende la popolazione residente ma senza cittadinanza italiana. Si tratta di un numero considerevole comparato, soprattutto, con quello dell’anno precedente: 31.253. Ma la questione si fa interessante se si consultano gli archivi Istat: 10 anni fa, nel lontano 2003, i cittadini stranieri a Latina erano solamente 8.209. Il fatto che nella provincia pontina ci sia stato un aumento così considerevole, seppure in linea con le statistiche nazionali, fa riflettere. Sicuramente è dato dal continuo flusso migratorio generale e dalle nascite, come spiega l’Istat. Ma una cosa è certa: i cittadini immigrati hanno trovato il loro modo di vivere la città di Latina. Vediamo qual è.
VIA DORIA: CITTADINI ROMENI IN CERCA DI LAVORO
All’incrocio tra via Doria e viale XXIV Maggio di Latina si stanziano, da anni, cittadini di origine romena. È possibile riconoscerli da lontano: tutti allineati sul marciapiede proprio davanti la facoltà di Economia della sede distaccata de La Sapienza, in attesa di un lavoro. Proprio così.
Dalle prime ore della mattina (addirittura già dalle 6.00), sono posizionati in fila, bardati con sciarpe e cappelli d’inverno e calzioncini d’estate. Attendono l’arrivo di un camion che li faccia salire e li trasporti fino al luogo di lavoro che, il più delle volte, è un campo. I cittadini immigrati intervistati, infatti, hanno parlato di agricoltura come dell’impiego più gettonato, seguito dall’imbiancatura. Nella maggior parte dei casi il guadagno è di 5 o 10 euro l’ora e a volte lavorano anche solo per un giorno o anche solo per un’ora al giorno. Il lavoro nei campi, si sa, si concentra nella stagione primaverile e, per questo, con il freddo di adesso per loro di lavoro ce n’è poco. Uno di loro ha spiegato che ogni mattina raggiunge in pullman Latina da Frosinone nella speranza di essere portato a raccogliere i cocomeri.
PARCHEGGIATORI AFRICANI AL CENTRO COMMERCIALE
Impossibile non notare, invece, gli immigrati di origine africana nel parcheggio del noto centro commerciale di viale Nervi. Simpatici e d’accordo tra loro, si trovano davanti ad ogni posto auto libero e schivarli è praticamente impossibile. Utilissimi soprattutto nei weekend e nei periodi vicini alle festività natalizie in cui i negozi sono presi d’assalto per gli utlimi acquisti. In quelle occasioni danno il meglio di sé ed indicano anche da lontano l’unico buco dove inserire la macchina. In cambio chiedono, sempre gentilmente, una mancia e di acquistare un pacco di calzini, di fazzoletti o un ombrello, a seconda di quello che hanno a disposizione.
UN DATO POSITIVO
Seppure i lavori menzionati non siano contratti a tempo indeterminato, bisogna ammettere che questa parte di popolazione presa ad esame abbia voglia di lavorare. E sia disposta a tutto per guadagnarsi da vivere. Anche posizionarsi a lato della strada, lasciando la famiglia a casa, in attesa di essere portati a raccogliere i cocomeri, nel mese di dicembre.
19/12/2013