Il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, nel provvedimento con cui ha deliberato questa attività precisa che è “necessario richiedere agli Enti territorialmente competenti e ai gestori tutti gli elementi che possano consentire all’Autorità di valutare l’adozione di provvedimenti urgenti volti, in particolare – in estrema sintesi – a garantire piena legalità e corretta applicazione delle regole e dare servizi buoni senza “strozzare” gli utenti, ma anzi tutelandoli con provvedimenti urgenti di regolazione e controllo.
A tale scopo, l’Authority richiederà ogni informazione utile agli Enti territorialmente competenti e ai gestori di cui al Metodo tariffario di gestione dei rifiuti in vigore per il periodo 2018-2021″‹”‹”‹”‹”‹”‹. A dover fornire risposte saranno anche le società erogano i singoli servizi che compongono il servizio integrato di gestione dei rifiuti. Questo per conoscere e valutare in particolare gli eventuali oneri aggiuntivi dovuti all’emergenza Covid19 sostenuti da Enti e gestori dei servizi rifiuti. Ma anche per sapere “le possibili criticità connesse alla gestione tariffe e rapporti con gli utenti, indicando elementi utili a valutarne le ricadute in termini di previsioni di riscossione, nonché segnalando eventuali categorie di utenti maggiormente meritevoli di tutela”, in parole povere per valutare a chi dare un mano alleggerendo magari la bolletta dell’immondizia. Ma anche “al fine di permettere al settore di preservare gli imprescindibili profili di tutela dell’utenza, le caratteristiche di eccellenza industriale, nonché di gestire con strumenti adeguati la fase emergenziale” dovuta al coronavirus. Infine, l’Arera ipotizza la possibilità di rinviare la scadenza per stabilire le nuove regole per il calcolo delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento e le modalità di approvazione delle tariffe stesse, definite dagli Enti territorialmente competenti. Nuove tariffe che verosimilmente potrebbero portare nuovi aumenti e quindi ulteriori aggravi sulle tasche dei cittadini.
Il provvedimento arriva dopo che l’Authority aveva già deciso di bloccare i distacchi per morosità di elettricità, gas e acqua per famiglie e piccole imprese su tutto il territorio nazionale, fino almeno al prossimo 3 aprile 2020.