IL CAPO PERDE IL FIDO PARISELLA
La fuga di pezzi da novanta, come il presidente del Consiglio comunale di Latina Nicola Caladrini e il neodeputato nonché assessore al bilancio sempre del capoluogo Pasquale Maietta, e poi i sindaci di due tra i principali Comuni della provincia, Giovanni Di Giorgi di Latina e Nicola Procaccini di Terracina. Ma a quanto pare questo era soltanto l’inizio, l’emorragia dal Pdl continua e non si tratta soltanto di numeri, ma in qualche modo di simboli. Quello che rappresenta ad esempio l’ex sindaco di Fondi e attuale consigliere provinciale, Luigi Parisella – fedelissimo del senatore Claudio Fazzone – che ha deciso di passare dall’altra parte delle barricate e confluire nel gruppo degli odiati Fratelli d’Italia, al fianco dei consiglieri Vincenzino Palumbo di Aprilia e Silvano Spagnoli.
BASTA “PADRE PADRONE”… MA SENZA FARE NOMI
Parisella si è guardato bene dal mettere in mezzo Fazzone, nella conferenza stampa in cui ha ufficializzato questo suo passaggio, non lo ha mai citato, ma è stato sin troppo chiaro il riferimento quando l’ex sindaco di Fondi, lo stesso che si dimise per evitare lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose chiesto dal Prefetto Bruno Frattasi, ha puntato il dito contro il verticismo del Pdl e l’assenza di confronto. Ma dài, che riflessi ragazzi! Il passaggio di Parisella a Fratelli d’Italia è comunque il segnale di un’insoddisfazione che si allarga a macchia d’olio.
UDC IN VIA D’ESTINZIONE
I tempi sono favorevoli per un partito nuovo, come quello dei Fratelli ex An, che può sbandierare il “grande rifiuto” al governo Letta-Alfano e soprattutto ha fatto tesoro degli errori commessi nel Pdl che nel corso degli anni hanno mietuto tanti scontenti. L’appeal di Fratelli d’Italia, tuttavia, non si esaurisce soltanto nel fronte interno. Anche quello che succede all’esterno, meglio al centro, potrebbe dirottare nuove forze verso il partito di Meloni e La Russa, soprattutto in terra pontina. Asfaltato dalle ultime consultazioni elettorali, l’Udc è praticamente un partito in via di estinzione. L’era Michele Forte ormai appartiene alla storia e più di qualcuno comincia a guardarsi attorno. Sempre in Consiglio provinciale pare che il prossimo a passare con Fratelli d’Italia sia Rossano Alla, l’ex esponente del Pd terracinese poi trasmigrato alla corte dei Forte e ora in cerca di un riparo sotto il tetto del partito del sindaco Nicola Procaccini. Sempre da Terracina arriva un altro segnale in questo senso: con Fratelli d’Italia dovrebbe passare anche l’ex assessore nonché figura di punta dell’Udc locale, Pierpaolo Marcuzzi. I due potrebbero essere i primi di una fuga in massa dal partito di Casini che dopo la batosta elettorale non è riuscito ancora a riprendersi e con tutta probabilità non ci riuscirà più.
IL CASO ALLA:DAI “COMPAGNI” A FRATELLI D’ITALIA
Come sarebbero andate le cose lo aveva capito già un paio di anni fa, quando, dopo essere cresciuto a latte, falce e martello, aveva deciso di passare con l’Udc? Verrebbe da rimproverargli di essere un trasformista, invece tocca riconoscere che il consigliere provinciale e assessore al Comune di Terracina, Rossano Alla, è un politico lungimirante. Mentre i suoi ex compagni con il centrodestra si sono alleati per formare un governo, lui invece è andato oltre e con il centrodestra ci è proprio passato. Prima con l’Udc e ora addirittura, dopo la Waterloo elettorale per i centristi, direttamente con Fratelli d’Italia, insieme a Nicola Procaccini, lo stesso Procaccini a capo del Fronte della Gioventù quando Alla orgogliosamente teneva stretta nel portafoglio, accanto alla carta d’identità, la tessera del Pci. Ma è meglio fermarsi qui e non andare oltre, perché di questi tempi, chi si prende la briga di ricordare certe cose, rischia pure di suscitare una sorta di divertita compassione. T.T.