Nella notte, dopo un’attesa lunga sei anni, è stato finalmente pubblicato dalla Sogin (società di Stato incaricata del decommissioning degli impianti nucleari) l’elenco delle aree italiane individuate come quelle che potranno potenzialmente ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani. Si tratta di 67 zone che soddisfano 25 criteri stabiliti cinque anni fa e riportati nella CNAPI, la carta delle aree potenzialmente idonee. E’ stata pubblicata anche una mappa, che si trova sul sito Depositonazionale.it, per rendere ancora più chiare quali saranno le 8 grandi aree possibili e le provincie interessate. Eccole:
PIEMONTE – 8 zone tra le province di Torino e Alessandria (Comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone, Carmagnola, Alessandria, Quargento, Bosco Marengo e così via)
TOSCANA-LAZIO – 24 zone tra le province di Siena, Grosseto e Viterbo (Comuni di Pienza, Campagnatico, Ischia e Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano)
BASILICATA-PUGLIA – 17 zone tra le province di Potenza, Matera, Bari, Taranto (comuni di Genzano, Irsina, Acerenza, Oppido Lucano, Gravina, Altamura, Matera, Laterza, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso)
SARDEGNA – 14 aree tra le zone in provincia di Oristano (Siapiccia, Albagiara, Assolo, Usellus, Mogorella, Villa Sant’Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Ortacesus, Guasila, Segariu, Villamar, Gergei e altri)
SICILIA – 4 aree nelle province di Trapani, Palermo, Caltanissetta (Comuni di Trapani, Calatafimi, Segesta, Castellana, Petralia, Butera).
Non è presente il Comune di Latina contrariamente a quanto sostenuto nei mesi scorsi da alcuni.
Dopo sei anni di attesa
Nucleare, scelte 67 aree per il deposito dei rifiuti radioattivi: Latina non c’è
05/01/2021
Latina, fermato un uomo
Minaccia i passanti con un coltello gridando "Allah Akbar": era ricercato dal 2018
Il caso Larry Brooks
Sedotte, spennate e abbandonate (via social): vittime decine di donne. Otto arresti
Informazione pubblicitaria
Ti disturbano sui Social e Web ? Non lo sanno, ma puoi inchiodarli con la “Prova digitale a valore legale”
Mail, chat, immagini, qualsiasi contenuto può diventare prova davanti al giudice