Ad Ariccia una delegazione di gestori delle tipiche fraschette del centro storico è stata ricevuta nel pomeriggio di ieri dal sindaco Gianluca Staccoli, che ha ascoltato a lungo il loro “grido di dolore” nel suo ufficio, presente anche il vice sindaco Giorgio Leopardi. Il presidente dell’associazione fraschette Ariccia, Maurizio Zamparini, il referente della Confesercenti locale Monaldo Chiarelli e altri due gestori, hanno consegnato una lettera al primo cittadino dove elencano una serie di richieste di sostegno a cui l’amministrazione comunale ha subito aderito e dato la sua completa disponibilità. Le richieste dei “fraschettari” ariccini erano basate sulla possibilità di avere sgravi fiscali sulle tasse di suolo pubblico e tassa rifiuti, ristori e fondi comunali e la possibilità di essere coinvolti in iniziative ed eventi quando si potranno svolgere. Per il momento si attende la decisione del Governo prevista per stasera, ma già da ieri l’assessorato alla salute Lazio ha anticipato che il Lazio si appresta a passare in zona arancione, quindi tutti chiusi bar, ristoranti, fraschette, pizzerie, tavole calde, che potranno fare solo asporto fino ad una certa ora della sera. “Ormai siamo quasi al totale annientamento lavorativo dopo un anno di chiusure continue, ha commentato Maurizio Zamparini, presidente dei gestori delle fraschette, tra un giallo, un arancione e un rosso, siamo in piena confusione e in piena crisi economica tutti quanti nessuno escluso. Ci auguriamo che questa zona arancione duri poco altrimenti molti di noi saranno costretti a chiudere per sempre le le loro attività, e non riapriremo mai più con un danno al commercio non solo nostro ma a tutta la zona dei Castelli oltre che ad Ariccia, visto il valore aggiunto dei nostri locali che attiravano ogni giorno centinaia di visitatori”. Il sindaco Staccoli ha poi illustrato anche i lavori al ponte (che dureranno circa un anno) e la viabilità alternativa ideata, ascoltando anche i loro suggerimenti, a breve inizieranno i lavori e sarà chiuso il viadotto Appia, il primo cittadino si è detto fiducioso che i lavori possano durare meno di un anno e di poter riaprire anche ai mezzi pesanti, evitando ulteriori problemi alle altre strade ormai al collasso. L.S.