Il comune di Lanuvio fa sapere che la struttura – gestita da una coppia di 40enni di Lanuvio e una loro congiunta – era “in possesso dei requisiti previsti dalla legge in termini urbanistici e di ogni altro per quanto di competenza comunale”. La casa di riposo ora è posta sotto sequestro.
LE VITTIME
Le cinque vittime erano donne residenti tra Castel Gandolfo (3) e Ariccia (2) dall’età tra i 79 e i 100 anni. Due sono stati trovati al piano terra, due al primo piano e due nel giardino retrostante, forse tentava di mettersi in salvo. I corpi nel pomeriggio sono stati trasferiti al policlinico universitario di Tor Vergata per l’autopsia, che dovrà chiarire le cause dei decessi.
GLI INTOSSICATI
Sono sette i pazienti ricoverati tutti in codice rosso da questa mattina a seguito della tragedia presso la casa di riposo Villa Diamanti di Lanuvio e tutti con sintomi riconducibili a intossicazione da monossido di carbonio e nello specifico: quattro sono ricoverati presso l’ospedale dei Castelli E.G. (ospite uomo), G.N (ospite donna), M.C. (operatore socio assistenziale uomo, che ha ripreso fortunatamente conoscenza) e I.P. (operatrice socio assistenziale donna), per la quale è in corso i trasferimenti presso il Policlinico Umberto I. Due sono ricoverati presso il Policlinico di Tor Vergata C.G. (ospite uomo), G.N. (ospite donna). È ricoverato presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina O.M (ospite uomo).
OSPITI POSITIVI AL COVID
Si tratta di una casa di riposo per anziani su cui erano in corso le indagini epidemiologiche da parte del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 6 per un caso di positività riscontrato il 13 gennaio su un operatore socio-assistenziale della struttura. Operatori e ospiti erano stati tutti sottoposti a tampone il giorno seguente (14 gennaio) e ieri sera si è avuto riscontro di 3 operatori risultati positivi e 9 ospiti positivi. Stamani, secondo quanto appreso dal direttore sanitario della Asl Roma 6, era prevista la presa in carico della Asl per i trasferimenti nei reparti Covid.
I COMMENTI
«La nostra comunità è in lutto. Ci stringiamo alle famiglie delle povere vittime e nel rispetto delle indagini rimaniano in attesa di capire dagli inquirenti cosa è accaduto». Sono le parole di Luigi Galieti, sindaco di Lanuvio, che ha proclamato per domenica 17 gennaio il lutto cittadino.
«Una tragedia che lascia sgomenti e ci impone una ulteriore riflessione sull’importanza della prevenzione antincendio, soprattutto in luoghi destinati ai più fragili, come nel tragico evento di cui si ha notizia in questi momenti» è quanto scrive il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia.