Un cittadino filippino di 37 anni è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Civitavecchia dai poliziotti del Commissariato di Cisterna. L’uomo, già arrestato in passato dalla Polizia per traffico di stupefacenti dopo un periodo di detenzione carceraria, era riuscito a ottenere gli arresti domiciliari a casa della madre a Cisterna, con il vincolo del braccialetto elettronico collegato con il Commissariato.
Negli ultimi tempi gli agenti avevano riscontrato diversi “allert” che segnalavano spostamenti dell’uomo dall’appartamento, spesso localizzando il detenuto in un vicino locale annesso alla proprietà della madre.
La donna, all’ennesimo controllo degli agenti giunti sul posto per i riscontri di rito è scoppiata in lacrime, confermando di non essere riuscita a impedire al figlio di ricevere nella dependance varie persone e a drogarsi, reagendo ai rimproveri in maniera violenta.
La donna, impiegata come colf a Roma, ha accolto come la “liberazione da un incubo” l’arresto del figlio disposto dall’Autorità giudiziaria a seguito degli accertamenti svolti dalla Polizia.