MAI PIÙ! è stato il tema dei lavori dei bambini della scuola elementare Colonnella di Velletri per il 27 gennaio, Giornata della Memoria, giorno nato per interrogarsi sul perché della Shoah e della discriminazione dell’uomo contro altri uomini.
Ieri n occasione del giorno della memoria, il plesso Colonnella dell’Istituto comprensivo Velletri Nord, ha visto i propri alunni impegnati in varie attività per ricordare le vittime della Shoah. “È necessario che le nuove generazioni sappiano e non dimentichino ciò che è accaduto affinché non si ripetano gli errori del passato. Ha detto un insegnante. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare” scriveva Primo Levi. Gli alunni hanno guardato video e fatto dibattiti sull’argomento, le insegnanti sono state attente a rispettare la sensibilità dei bambini e la loro età. Le classi più piccole hanno visto l’orsacchiotto Otto affrontare tante peripezie e infine, dopo molti anni, essere ritrovato da Oskar nel negozio di un rigattiere. I più grandi hanno conosciuto la brutalità del periodo attraverso le testimonianze di Liliana Segre, Lia Levi o la lettura del libro “Le valigie di Auschwitz” di Daniela Palumbo e si sono emozionati di fronte a figure come Arrigo Beccari, Giovanni Borromeo o Gino Bartali, del quale hanno condiviso il pensiero “Il bene si fa ma non si dice e certe medaglie si appendono all’ANIMA, non alla giacca”. MAI PIÙ! ( come ha detto Sami Modiano nel libro intervista che gli ha dedicato Veltroni). Firmato insegnante Marilisa Cetrancolo.
Ieri n occasione del giorno della memoria, il plesso Colonnella dell’Istituto comprensivo Velletri Nord, ha visto i propri alunni impegnati in varie attività per ricordare le vittime della Shoah. “È necessario che le nuove generazioni sappiano e non dimentichino ciò che è accaduto affinché non si ripetano gli errori del passato. Ha detto un insegnante. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare” scriveva Primo Levi. Gli alunni hanno guardato video e fatto dibattiti sull’argomento, le insegnanti sono state attente a rispettare la sensibilità dei bambini e la loro età. Le classi più piccole hanno visto l’orsacchiotto Otto affrontare tante peripezie e infine, dopo molti anni, essere ritrovato da Oskar nel negozio di un rigattiere. I più grandi hanno conosciuto la brutalità del periodo attraverso le testimonianze di Liliana Segre, Lia Levi o la lettura del libro “Le valigie di Auschwitz” di Daniela Palumbo e si sono emozionati di fronte a figure come Arrigo Beccari, Giovanni Borromeo o Gino Bartali, del quale hanno condiviso il pensiero “Il bene si fa ma non si dice e certe medaglie si appendono all’ANIMA, non alla giacca”. MAI PIÙ! ( come ha detto Sami Modiano nel libro intervista che gli ha dedicato Veltroni). Firmato insegnante Marilisa Cetrancolo.
29/01/2021