Ad Ariccia è in dirittura d’arrivo l’apertura della grossa tensostruttura al vasto terreno dell’oratorio parrocchiale della zona alta della cittadina, per far eseguire i tamponi drive in e successivamente i vaccini agli over 80 ai medici di famiglia. Il sindaco Gianluca Staccoli questa mattina interpellato dal caffè ha dichiarato: “Stiamo ultimando la documentazione del protocollo d’intesa con la Asl Roma 6 e con la Curia Parrocchiale, per definire ognuno le proprie responsabilità e i propri adempimenti. Speriamo che a metà febbraio possiamo partire con i tamponi rapidi e poi una volta disponibili con i vaccini agli over 80”. Intanto i medici di famiglia di stanza allo Spolverini e tutti quelli del distretto H2 che comprende 6 comuni Ariccia, Albano, Genzano, Lanuvio, Castel Gandolfo, Nemi, si sono detti (la maggioranza) soddisfatti dell’iniziativa del comune di Ariccia, di aprire questa grossa struttura per i tamponi rapidi. Visto che c’erano state forti perplessità e molto disappunto per il modo in cui vengono fatti da alcuni mesi nell’area dell’ex ospedale Spolverini, considerata poco sicura, non idonea a livello igienico sanitaria, dalla maggioranza dei dieci medici di base del posto, infatti solo in due avevano disposto di farli e li stanno ancora facendo, gli altri si sono rifiutati. Intanto sul fronte vaccini molti medici di famiglia sono stati messi in confusione dalle nuove disposizioni, in quanto prima si diceva (da parte della Asl Roma6) che dovevano contattarli personalmente gli stessi medici di base gli over 80, poi sono state cambiate le norme, con la richiesta di iscrizione al sito della Regione Lazio, con altro lavoro da parte dei dottori di famiglia ad aiutare questi poveri anziani a farlo, ed ora si richiede di nuovo un elenco aggiornato degli over 80 ai medici di base da parte della Asl Roma 6 ed i vaccini non sono nemmeno disponibili. “In questo modo ci faranno morire sfiniti, ha detto un medico di famiglia dei Castelli Romani, siamo alla confusione totale, noi medici ed anche i poveri over 80 che continuano a chiamare, loro stessi e le loro famiglie per sapere il da farsi. Molti di loro sono anche soli, o con solo il coniuge anziano, vanno aiutati e indirizzati, non si possono lasciare a se stessi, e per quasi tutti loro l’uso del computer o dei dispositivi elettronici è sconosciuto. Dobbiamo sempre aiutarli noi o i nostri collaboratori. Vogliamo indicazioni chiare e semplici, non confusione e cambio delle disposizioni ogni settimana”. All’iniziativa collaborano la Protezione civile comunale di Ariccia e la Croce rossa comitato Comuni dell’Appia.
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