100 milioni di euro di danni. Il Comune di Aprilia è intenzionato a presentare il conto ad Aser e Tributi Italia: la prima, società mista incaricata della riscossione dei tributi comunali; la seconda, socio privato che sta mettendo in ginocchio 135 Comuni di tutta Italia. Lo ha annunciato il Sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio, che la scorsa settimana ha presentato una denuncia penale alla Procura della Repubblica di Latina nei confronti dei due soggetti “responsabili del disastro finanziario della nostra città”, come ha detto lo stesso Primo cittadino. Inoltre, D’Alessio a nome dell’amministrazione ha fatto richiesta ulteriore di sequestro di tutti i conti dove potrebbero essere transitati i soldi riscossi da Tributi Italia. A seguire la vicenda è l’avvocato Merluzzi, lo stesso che ha “agevolato” la rescissione del contratto tra Comune di Pomezia e Aser.
Tra i “danni”, ci sono 30 milioni di euro di soldi riscossi da Aser e mai girati al Comune, 6 milioni di euro di opere pubbliche non realizzate da Aser, 350 mila euro per interessi di tesoreria, 500 mila euro di interessi verso i fornitori che non sono stati liquidati in tempo utile, 300 mila euro di spese legali, 1.750 mila euro come quota parte della Tarsu che l’Aser avrebbe dovuto girare, come prevede il contratto di servizio con il Comune, alla Provincia di Latina, più tutta una serie di voci accessorie che fanno salire il totale a quasi 100 milioni di euro. Soldi che tuttavia probabilmente non vedrà mai. Questo perché le polizze fideiussorie, che Aser ha stipulato quali garanzia nell’eventualità – purtroppo diventata reale – che non fosse riuscita ad onorare i debiti, sono come carta straccia.
La prima polizza stipulata con Fidecom è stata annullata il 31 gennaio 2008 a seguito della cancellazione della società dall’albo delle agenzie assicurative accreditate, e sostituita con Fingeneral che tuttavia ha cessato la sua attività l’8 settembre.
La seconda polizza stipulata con Italica è anch’essa carta straccia: la società non risulta essere più iscritta a quell’albo dal 2 aprile scorso. Entrambe le società avevano scritto al Comune anche ad ottobre, dicendo che avrebbero onorato le polizze. Mentivano sapendo di mentire.
«Sarà nostro compito quello di arrivare alla risoluzione definitiva del contratto con la società mista, ma non possiamo permetterci passi falsi – spiega il Sindaco Domenico D’Alessio -: ecco perchè abbiamo deciso di rinviare il consiglio comunale durante il quale approvare l’atto formale di rescissione del contratto, visto che comunque il Ministero delle Finanze ha sospeso a tempo determinato l’attività di Tributi Italia». Decisione definitiva rinviata a maggio. Nel frattempo, però, i conti postali rimangono bloccati.
11/12/2009