Un ristorante che nel 2012 pagava una tariffa a mq di 9,15 euro, nel 2013 pagherà 19,29 euro ovvero 10,14 euro in più, che per una attività di 100 mq si traduce in 1.000 euro di aumento, senza considerare la maggiorazione statale e l’addizionale provinciale. Un supermercato a cui prima veniva chiesto 9,00 al mq ora dovrà pagare 13,13 euro al mq. Dal Pef emerge che i costi complessivi che la raccolta dei rifiuti raggiungono 11.353.336,40 e il contributo chiesto alle attività economiche è pari ad oltre il 40%, ovvero quasi la metà dell’intero costo del servizio, tantissimo se si pensa alla ridotta quantità di rifiuti prodotti e conferiti da parte delle imprese apriliane. «Con le nuove tariffe Tares, commercianti ed artigiani saranno costretti a sostenere incrementi medi del 50% e le uniche attività che riusciranno ad ottenere dei benefici saranno gli istituti bancari, cinema ed autosaloni», tuona il centrosinistra.
L’Amministrazione ha dato il via libera «all’ennesima stangata nei confronti delle attività produttive, respingendo la proposta avanzata dall’opposizione di centrosinistra di introdurre un sistema di determinazione della tariffa correlato alle quantità effettivamente prodotto», spiegano i consiglieri Porcelli, Giovannini e Tomassetti. Il centrosinistra aveva chiesto all’amministrazione comunale di «conoscere i dati principali per la determinazione del prelievo alle varie categorie, in particolar modo le attività produttive, in modo da poter elaborare un piano meno oneroso che andasse incontro, in questo periodo di crisi, alle attività produttive. Nulla di tutto questo è stato possibile – conclude il gruppo consiliare – e la mancata approvazione della proposta avanzata in consiglio comunale non può che spingere le forze del centrosinistra a lanciare l’allarme sulla stangata d’autunno». Il saldo della rata è il 30 novembre, ma il Comune promette ‘tolleranza’.