Il Sindaco – rimangiandosi il precedente “invito «ad utilizzare l’acqua tranquillamente, il problema non esiste» – con la prontezza del bradipo ora fa due nuovi “inviti”: «Invito Acqualatina a mettere in moto, subito, tutti i provvedimenti necessari per ristabilire la qualità dell’acqua» e «invito la cittadinanza a non somministrare acqua, proveniente dall’acquedotto, ai bambini con età inferiore ai tre anni». Cioè, non è che dice cosa si deve o non si deve fare, cosa si può e cosa no, ma “invita”. E per giunta limitandosi ai bebè, mentre l’arsenico sopra i 10 mcg/l è vietato indistintamente per tutte le età. Se l’acqua è fuorilegge, va vietata; se il gestore non provvede, si ordina. Gli inviti si fanno per bere una cosa al bar. Nel 2005 Il Caffè – che scoprì e denunciò il problema e sbugiardò gestore ed enti – trovò concentrazioni di arsenico anche fino a 40 mcg/l ad Anzio (in largo Bragaglia, Via Veneto e Piazza Lavinia), mentre a Nettuno dimostrò valori fino ad oltre 22 mcg/l (via Resistenza Nettunense e via Liberazione). Pare invece che la questione sia una novità.
«A breve anche nel Lazio il limite del parametro arsenico nell’acqua passerà da 10 a 20 microgrammi per litro così come lo è attualmente in altre regioni» liquida la faccenda Bruschini. È bene precisare: si tratta di soli 4 Comuni (2 in Lombardia fino a 31/12/2011 e 2 in Toscana fino al 31/12/2012). Auspicio «irricevibile e falso perché sarebbe un’azione illegale. Avremmo preferito essere sonoramente smentiti», tuona il Comitato Acqua Pubblica, che ricorda come più volte aveva sollecitato il Sindaco a rendere pubblici i dati delle analisi dell’acqua. Ancora muti invece nell’addomesticato Comune di Nettuno. «Ci chiediamo: il Sindaco Chiavetta cosa sta facendo? Si decide a difendere la salute dei suoi concittadini?», domanda il Comitato. Il Sindaco di Cori: ha fatto fare da un laboratorio di fiducia le analisi, senza nulla togliere ad Asl e Arpa, e ha battuto i pugni con Acqualatina. Ad Anzio e Nettuno si tace o al massimo si “invita”. Invitiamo i cittadini a continuare nel fare analisi: Il Caffè pubblicherà i risultati.
Intanto il Commissario prefettizio di Latina ha vietato l’acqua nei Borghi Montello, Santa Maria, Sabotino, Bainsizza e Le Ferriere. Si tratta dello stesso acquedotto che serve pure Anzio e Nettuno. Come mai lì si vieta, e poco più in qua no? E soprattutto: cosa fanno i Sindaci per risolvere?