Mauro Bruno sostenne subito che la tettoia e gli abusi indicati dai vigili erano già stati oggetto di un sequestro della polizia locale e realizzati da chi occupava in precedenza la struttura prima dell’assegnazione alla ASD Latina Baseball.
L’immobile era anche stato messo in sicurezza e liberato dai senzatetto, con un intervento di bonifica e pulizia straordinaria a carico dell’associazione sportiva. Nel 2016, dopo il sopralluogo dei vigili, partì però un’informativa e il presidente venne rinviato a giudizio.
Nel processo il Comune si è costituito parte civile e sono stati ascoltati diversi testimoni, dimostrando alla fine che Mauro Bruno, difeso dall’avvocato Corrado De Angelis, non aveva commesso alcun reato. «Si è conclusa una storia ed una vicenda che mi ha provocato tanto dolore in questi cinque anni», ha commentato Bruno.
Ancora: «Scrivere in ogni circostanza di avere procedimenti penali in corso è qualcosa che ti crea sofferenza e forte imbarazzo, specie se sei un funzionario pubblico. Da oggi mi sento di nuovo libero, soprattutto perché ero cosciente di non aver mai commesso quel reato. C’è voluto il suo tempo e la caparbietà e la professionalità dell’avvocato De Angelis a cui va il mio personale ringraziamento. Oggi posso dire a quanti mi attaccarono in campagna elettorale nel 2016 che bisogna essere cauti nei giudizi sulle persone e, in ogni circostanza, bisognerebbe aspettare il corso della giustizia prima di emettere sentenze».