«Dobbiamo ricevere dal Comune di Ardea – ha spiegato il presidente di “Mano Amica”, Mario Casile – ancora 560mila euro di arretrati: sarebbe stato un suicidio accettare l’incarico anche per il nuovo anno scolastico. Per questo, quando il Comune ci ha interpellato, abbiamo risposto di non essere interessati».
Dallo scorso gennaio, le ottanta assistenti che lavoravano per la cooperativa “Mano Amica” avevano iniziato a far sentire la loro protesta attraverso scioperi, sit in e manifestazioni in piazza, pur continuando con responsabilità a garantire il servizio negli edifici scolastici di Ardea. Lentamente sono arrivati anche alcuni pagamenti, che tuttavia non sono stati sufficienti a far riporre nuovamente alla cooperativa la fiducia nell’amministrazione comunale.