Ad Albano momenti di grande tensione e preoccupazione da parte dei residenti del Villaggio Ardeatino e zone limitrofe quando questa mattina sono arrivati 5-6 enormi camion carichi di immondizia Romana, scortati dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Roma Capitale. Mello scarico nel VII invaso sarebbero stati individuati – come spiegano i comitati – anche i rifiuti non conformi a quelli dichiarati di cui i comitati No Inceneritore Albano, Villaggio Ardeatino e Presidio Permanente per la chiusura della discarica ne chiederanno conto agli amministratori pubblici di Albano, Roma, Ardea, alle autorità sanitarie e ai responsabile della discarica.
Nei prossimi giorni sono previste assemblee e incontri con i sindaci di Albano e Ardea. Uno sarà in zona Villaggio Ardeatino presso un agriturismo, dove verrà convocato il sindaco di Ardea Mario Savarese a cui i cittadini chiederanno di istituire una rete idrica di acqua potabile che non hanno ed è inquinata: appuntamento venerdì 22 ottobre alle ore 17 presso l’ Agriturismo La Rosa Scarlatta. Mentre Lunedì 25 ottobre ci sarà l’ incontro col sindaco di Albano Borelli, in comune, per spingerlo a richiedere al nuovo sindaco di Roma Gualtieri di sospendere l’ invio dei rifiuti romani alla discarica di Cecchina.
INCONTRO DEL NO INC – PRESIDIO PERMANENTE NO DISCARICA CON I DIRIGENTI DEL DIPARTIMENTO PREVENZIONE ASL RM6
Il Comitato No Inc e il presidio permanente no discarica scrivono: “Il 19 ottobre, a seguito della nostra richiesta urgente, abbiamo incontrato presso la sede generale della Asl RM6 di Albano il commissario Narciso Mostarda e, per il dipartimento di prevenzione, il direttore Mariano Sigismondi e tre tecnici dello stesso dipartimento.
A seguito dei recenti dati Arpa che hanno evidenziato per la prima volta la presenza di un idrocarburo cancerogeno nel pozzo privato di una utenza del villaggio ardeatino, lo stesso riscontrato da 10 anni all’interno della discarica, abbiamo richiesto l’estensione dei controlli delle falde a monte e a valle della discarica e depositato un elenco di residenti volontari disponibili al controllo dei propri pozzi. Ci è stato detto che il dipartimento ha già effettuato 15 prelievi, 9 da pozzi di privati e 6 da quelli di utenze commerciali a monte e a valle della discarica ed è disponibile a integrare con altri prelievi a monte del sito nel Comune di Albano. Su nostra richiesta potremo accedere ai dati analitici in forma anonima. Abbiamo poi denunciato il crescente rischio sanitario del personale interno e della popolazione locale già penalizzata da 40 anni di discarica ed ora esposta a ulteriori rischi a causa dello stato miserevole dei rifiuti scaricati che due volte al giorno riusciamo a visionare e fotografare.
Abbiamo chiesto infine che il dipartimento avvii una nuova indagine epidemiologica tra i residenti e si faccia carico di sopralluoghi interni non sporadici dal momento che Arpa esegue un unico prelievo mensile e impiega mesi per rendere pubblici i risultati. Secondo la dottoressa Di Giorgio della Asl Rm6 non ci sono problemi perché hanno già avviato la procedura per affidare al dipartimento di epidemiologia regionale una specifica indagine sull’incidenza di patologie e mortalità nell’intorno della discarica che aggiorni i dati del precedente rapporto Eras. Continueremo, come ogni giorno, a vigilare, filmare e denunciare come da ultimo stamattina quando abbiamo assistito all’apertura del primo Tir proveniente da Malagrotta il cui carico era così impresentabile che la stessa direzione interna non ha potuto fare altro che impedire lo scarico” conclude il comunicato del coordinamento No Inceneritore Albano e Presidio Permanente per la chiusura discarica.