I cittadini di Aprilia stanno vivendo una nuova emergenza sanitaria, che purtroppo si unisce a quella del COVI-19. Si tratta della mancanza di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Sulla base dei dati ufficiali ad Aprilia la popolazione residente supera le 74.000 unità: scorporando i giovani (fino a 14 anni) i residente adulti che devono essere iscritti ad un medico di medicina generale sono circa 61.000. Purtroppo, a causa di alcuni pensionamenti di medici, sono stati saturati i posti disponibili con i medici in servizio che possono assistere sino ad un massimo di 1500 più 75 per ricongiungimento famigliare.
Ad oggi la città di Aprilia può contare solo su 40 medici di medicina generale, mentre ne necessiterebbero 48. Questo significa che ad oggi, oltre 2000 cittadini apriliani senza medico medico di base saranno costretti a iscriversi presso i medici di Cisterna che hanno ancora capienza, con evidente disagio e aggravio di spese. «Tale situazione di emergenza non è accettabile», tuona Claudio Frollano del Tribunale dei Diritti del Malato di Aprilia. «Di questo grave argomento abbiamo formalmente chiesto un incontro, per parlarne, alla direzione generale della ASL di Latina».
Eppure, ancora non sono arrivate risposte. «Il direttore generale Silvia Cavalli sembra non abbia tempo da rivolgere alle interpellanze che provengono direttamente dai cittadini/pazienti che risiedono nel territorio di sua competenza. Ecco quindi che da una urgenza evidenziata nel recente passato, oggi siamo di fronte all’emergenza. E cosi da oggi ad Aprilia ci sono due categorie di Assistiti da servizio sanitario regionale, quelli di serie A che hanno il proprio medico nel proprio comune di Aprilia e quelli di serie B che per le visite e o i consulti con il proprio medico devono recarsi a Cisterna».
Una direzione generale definita «sorda e muta, che fa molta fatica a confrontarsi con i propri dirigenti, con i sindaci, primi responsabili della salute pubblica nella comunità, mentre neanche risponde alle richieste di incontro prodotte dai cittadini attraverso le loro associazioni».
Tra i punti di discussione del Tribunale per i Diritti del Malato, da più di 40 anni impegnato sul campo, c’erano anche la cronica carenza di Pediatri, di alcuni Medici Specialisti per la Casa della Salute di Aprilia («le liste d’attesa si allungano, aumentano gli accessi impropri al Pronto Soccorso per necessità che potrebbero essere gestite dall’UCP/Casa della salute», spiega Frollano), i malati cronici ed oncologici o che comunque necessitano di assistenza o tutela, nella gran parte dei casi sono gestiti in emergenza. «Di questi gravi e gravosi temi volevamo parlarne con la Dottoressa Cavalli, ma come già detto le nostre richieste formali ed ufficiali non hanno ancora avuto risposta».
«L’esperienza dimostra che nelle situazioni emergenziali più complesse, laddove si è riusciti ad interagire con la comunità, ad ascoltarne le segnalazioni, gli allarmi e le proposte, le crisi si superano meglio di quando ci si chiude in seno alla fortezza assediata. Aspettiamo fiduciosi».