Le indagini condotte dal Nucleo Investigativo hanno accertato che si stavano eseguendo lavori preliminari riguardanti l’eradicazione di un’area boscata che si era costituita in modo naturale nel corso del tempo di cui facevano parte essenze vegetali tipiche della macchia mediterranea come fillirea, erica e mirto.
Per tali lavori la società proprietaria, che si occupa della realizzazione di impianti relativi alle fonti di energie rinnovabili (in particolare impianti fotovoltaici), non era in possesso della prescritta autorizzazione paesistica di cui alla normativa di riferimento, il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, necessaria per sostituire il bosco e trasformare l’area in questione, adibendola ad altri usi.
Indagato dalla Procura della Repubblica risulta essere l’amministratore della società proprietaria dell’area in questione, situata davanti alla strada denominata del Crocifisso in località Borgo Santa Maria.