Roberto Zanier è stato trasferito a Napoli, nel penitenziario di Secondigliano, dove c’è un ospedale psichiatrico giudiziario. Si trova in una cella singola guardato a vista, ma non sta in isolamento: il ragazzo trentatreenne che ha ucciso la madre, e poi una affittuaria del padre e il figlio di lei in un’alba livida di orrore.
Una breve fuga nelle campagne di Borgo Montello e poi, grazie a una task force di forze dell’ordine messa in campo, è stato braccato e arrestato. Delira, Zanier, un ragazzo molto conosciuto e apprezzato in città. Così come la sua famiglia, storico bacino di eccellenti giocatori di basket. La decisione di trasferirlo da Latina in una struttura adeguata alle cure psichiatriche è stata presa dal giudice Guido Marcelli subito dopo l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Perché la strage?
La verità probabilmente non si saprà mai, resta nascosta nei meandri sconvolti della mente di una giovane ex guardia giurata.
15/01/2014