Senza deleghe per temporeggiare. Antonio Di Prospero, neo membro della Giunta di Andrea Campoli, è lo specchio, suo malgrado, della situazione incerta che detta i tempi all’Amministrazione comunale setina, troppo spesso impegnata nel risolvere beghe interne piuttosto che le concrete esigenze dei suoi amministrati. Di Prospero è una vecchia conoscenza della politica di Sezze. Assessore con diversi incarichi nelle Giunte di centrosinistra (Siddera) come in quelle di centrodestra (Zarra) torna nella Casa comunale per rimpiazzare Maurizio Baratta, assessore di peso con delega all’Urbanistica e alle Attività Produttive. Una decisione, a quanto pare, tutta interna al partito da cui i due provengono: l’Udc (partito tra l’altro scomparso nella composizione del Consiglio comunale).
Si parla di “alternanza”, ma i motivi potrebbero essere di natura personale. Ciò che induce alla riflessione, tuttavia, non è la decisione di nominare Di Prospero assessore, ma è quella da parte di Campoli di non assegnargli subito deleghe precise. Allora è legittimo un ragionamento: due mesi fa circa, lo stesso primo cittadino con un atto di forza ha destituito il suo vice nonché assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Zeppieri: eletti entrambi nel Pd ma in correnti diverse. Zeppieri, infatti, con Area Democratica ha spesso criticato le scelte del sindaco, fino alla rottura, quindi al ritiro delle sue deleghe.
Ma nel dicembre scorso, la vittoria di Renzi alle primarie del Pd, ha fatto sì che Area Democratica – che ha sostenuto il sindaco di Firenze nella corsa per le primarie a segretario nazionale del Partito – tornasse prepotentemente all’arrembaggio. Così non ci sarà da stupirsi, nonostante i cambiamenti intercorsi nell’ultimo mese, se a breve Giovanni Zeppieri andrà nuovamente a ricoprire il ruolo di vicesindaco e quello di assessore. Tutto tornerà uguale. Un tecnico capace però è stato fatto fuori dalla Giunta all’insegna di una logica politica, che premia sempre e solo chi punta i piedi a discapito di una comunità che arranca nella quotidiana lotta per la sopravvivenza.