La battaglia tra diportisti e Comune di Nettuno va avanti. È stata accolta dal Tar del Lazio una parte del ricorso presentato dall’associazione sportive dilettantistica “Il Delfino – diportisti nettunesi” contro le decisioni del Comune di non rinnovare l’autorizzazione ad occupare lo spazio demaniale sottostante l’ex Divina Provvidenza. Inoltre l’associazione ha richiesto di disporre lo sgombero di imbarcazioni e manufatti. Il Tar ha così annullato gli atti comunali voluti dal dott. Gianluca Faraone. Il Tar però ha dichiarato inammissibile e improcedibile il ricorso riguardo le altre due richieste dei diportisti, cioè l’impugnativa della delibera di giunta comunale con cui veniva adottato il Pua e dell’ordinanza dirigenziale con cui si prorogavano i termini di sgombero.
Questa è una faccenda che si protrae dal 2012 e che adesso, con la sentenza del Tar del 15 gennaio 2014, trova una certezza: i diportisti non se ne vanno. Insomma il Tar ha deciso che l’assenza del piano di utilizzo degli arenili non è una motivazione sufficiente a negare le autorizzazioni per l’utilizzo dell’arenile e per l’esercizio dell’attività di pesca da diporto. “La determinazione perciò è illegittima così come la correlata determina che ordina all’associazione lo sgombero dell’area utilizzata per la sua attività”.
17/01/2014