Non solo. «I lavori avviati sono diversi in tutto rispetto al progetto approvato dal Consiglio Comunale, tanto è vero che attualmente è stato tolto anche il cartello di cantiere che evidenziava i riferimenti dei lavori – spiega Gianni Battistuzzi del Comitato Città degli Alberi –. A maggior ragione allora vogliamo conoscere il nuovo progetto, perché quello approvato dal Consiglio prevedeva, fra l’altro, il mantenimento della sede stradale e l’allargamento del marciapiede dal lato delle case, mentre ora si sta allargando dal lato strada, restringendo la carreggiata. Perché? Come si garantirà il doppio senso di marcia e il parcheggio delle auto? Questo allargamento lato strada, inoltre, comporterà anche lo spostamento di tutti i pali di illuminazione, a meno che non si voglia trasformare il marciapiede pedonale in una sorta di pista da slalom. Ora si avrà, pare, una pista ciclo-pedonale da 1,20 m e un marciapiede pedonale da 1,20 m. E i 100 lecci dove verranno messi Come si giustificheranno i soldi spesi invano per pagare il progetto non attuato?».
Dubbi vengono espressi anche su come sia stato smaltito il legname degli alberi abbattuti, a tutti gli effetti ca considerare un rifiuto. O forse è stato venduto dalla ditta (“smaltimento illecito di rifiuto”? Si chiede il Comitato).
«Ancora una volta, sul versante del verde urbano e del paesaggio, da un lato, e della salute pubblica dall’altro, questa amministrazione sta perpetrando danni gravi per incuria, sufficienza, arroganza e ignoranza della normativa di settore. Continuando così fra qualche anno Aprilia diventerà la prima città senza alberi d’Italia», conclude Battistuzzi.