A livello locale, tra Castelli Romani, Litorale romano e provincia di Latina, il mercato delle uve da vino è rimasto nelle mani di poche cantine vitivinicole private, soprattutto dopo il fallimento delle cooperative vitivinicole sociali di tutta la regione Lazio. Questo fatto permette a certi commercianti del territorio di fare cartello sul prezzo delle uve, senza che l’agricoltore possa minimamente difendersi da questa situazione, visto che è l’anello debole della catena agroalimentare.
“Abbiamo già perso migliaia di ettari di vigneti da dieci anni a questa parte nella nostra regione, e continueremo a perderne altri se non si interverrà con tempestività”, ricorda Aspal. “Nel Lazio, ma soprattutto nella zona dei castelli romani e parte della provincia di Latina, con l’abbandono e l’estirpazione dei nostri vigneti per mancanza di reddito, stiamo perdendo oltre all’aspetto economico, una tradizione storica e culturale che ci aveva visto primeggiare negli anni passati con successo. Cosa ne sarà dei nostri territori quando non ci saranno più vigneti?”.