I Carabinieri del Norm di Aprilia fanno sapere che, a seguito di tempestive indagini, è stato appurato che il ferimento del 25enne apriliano è avvenuto all’esterno dell’abitazione della vittima “ad opera – scrivono – di un 37enne della provincia di Napoli, tutt’ora irreperibile, al termine di una lite per motivi di contrasti di carattere familiare”. Il 37enne è stato denunciato in stato di libertà per lesioni personali aggravate e detenzione abusiva di armi.
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È avvolto nel mistero quanto accaduto ieri sera ad Aprilia: un colpo di pistola ha infatti colpito alla caviglia un ragazzo di 25 anni di Aprilia, un Di Silvio. Il giovane si è presentato ieri al Pronto Soccorso della Clinica di Aprilia con una ferita d’arma da fuoco al piede. Immediatamente i sanitari hanno allertato i Carabinieri, i quali hanno ascoltato la versione del 25enne. Questi ha raccontato di aver assistito ad un litigio sulla nettunense, dove si era fermato per far fare pipì al suo bambino, e di essere stato raggiunto per errore da un proiettile. Tuttavia, il 25enne non sarebbe riuscito a vedere chi gli aveva sparato.
Una versione che non ha convinto neanche per un attimo i Carabinieri. Prima di tutto, al contrario di quanto asserito dal Di Silvio, al pronto soccorso non ci è arrivato con la compagna ma con un amico. E poi sulla Nettunense, nel punto in cui aveva detto di essere stato ferito, non c’era alcuna traccia di sangue. Le indagini hanno portato i Militari fino ad una roulotte di Campoverde, dove vive un cittadino rom – peraltro irreperibile da ieri sera – che aveva intrattenuto una relazione con il 25enne ferito. Il ferimento sarebbe dunque avvenuto a Campoverde ed avrebbe origine da questioni familiari. I contorno della vicenda sono comunque tutt’altro che chiari.