A sollevare il caso di una famiglia di Terracina rimasta senza un goccio d’acqua è Tgcom, in un articolo pubblicato nella giornata di ieri. «Senza un goccio d’acqua da dieci giorni – si legge nel pezzo – per colpa di una “bolletta pazza” di dodicimila euro da pagare ad Acqualatina, la società che gestisce il servizio idrico a Terracina, in provincia di Latina. E’ successo a una coppia di anziani che, dopo aver trovato la fattura nella buca delle lettere e aver chiesto spiegazioni all’azienda, non ha ricevuto alcuna risposta e si è vista privata dell’acqua corrente senza preavviso». Puntuale la replica del gestore idrico Acqualatina: «Si tratterebbe di una bolletta che riguarda i consumi dal 2006 al 2010. Sin da subito, come da prassi nel caso di consumi elevati, i tecnici Acqualatina hanno effettuato interventi di verifica del contatore, che si è rivelato completamente funzionante. Nel corso di questi sei anni, poi, il Gestore ha più volte accolto le richieste della famiglia (nel 2012, nel 2013 e poi, ancora, nel 2015), controllando ripetutamente il funzionamento del contatore e verificando la presenza di eventuali perdite nella rete interna dell’abitazione. Tutte le verifiche effettuate, però, hanno sempre riscontrato l’assenza di perdite e un corretto funzionamento del contatore. Nel corso degli anni, dunque, tra l’utente e Acqualatina ci sono stati contatti diversi, fino ad arrivare alla Camera di Conciliazione paritetica, strumento gratuito che Acqualatina mette a disposizione degli utenti per l’analisi e la risoluzione bonaria delle pratiche. In seguito alla discussione della pratica in sede di Conciliazione, alla presenza dell’Associazione dei Consumatori designata, l’utente ha rifiutato la proposta della Società, che consisteva in un piano di rientro. Solo dopo innumerevoli solleciti, dunque, verifiche di diverso genere e contatti vari, la Società ha dovuto procedere, come previsto dal Regolamento di settore, alla sospensione del flusso. Ciononostante, la Società ha effettuato un ulteriore tentativo: lo scorso 29 agosto, a seguito dell’interruzione del flusso, è stata inviata all’utente un’ulteriore proposta di rateizzazione, con l’accordo di riattivare il normale servizio già al pagamento della prima rata. Tuttavia, anche quest’ultimo tentativo non ha avuto esito. La Società, dunque, coglie l’occasione per mettersi nuovamente a disposizione al fine di raggiungere un accordo che possa risultare sostenibile dalla famiglia, ricordando che, in caso di accertate difficoltà di pagamento, è a disposizione delle utenze anche un “Bonus Acqua”, che permette di ottenere importanti sgravi sui costi di bolletta».
06/09/2016