Sono stati riscontrati solo 11 casi nel 2016, attribuibili a pneumococco ed haemophilus influenzae, ma nessuno riconducibile al meningococco C. Due i casi mortali, relativi a pazienti con capacità immunitaria compromessa ad altre patologie. Nessun rischio dunque di diffusione dei ceppi batterici responsabili delle gravi forme di meningite riscontrate in Toscana.
C’è stata tuttavia una crescita delle liste d’attesa per la vaccinazione contro la meningite: sono 50 le persone che attendono di essere sottoposte a vaccinazione. Il problema risiede nella carenza di personale e alle scorte terminate, ma entro metà febbraio la situazione dovrebbe essere definitivamente risolta.
Attualmente la Asl garantisce la somministrazione gratuita di vaccini anti pneumococco ai bambini sotto i tre anni, alle persone con malattie croniche e per i nati tra il 1945 e il 1950. I vaccini anti meningococco C viene somministrato gratuitamente dalla Regione a chi studia e lavora in Toscana, ai bambini con meno di 12 mesi e agli anziani, oltre ai malati cronici. Gli altri possono vaccinarsi al costo di 15 euro.