Sono stati 244.105,02 euro i fondi pubblici utilizzati per pagare i gettoni di presenza dei consiglieri ai consiglieri comunali di Latina nei primi nove mesi di governo Coletta per cui fino ad ora sono noti i dati. Una media di circa 27mila euro al mese che ha visto picchi di spesa elevati in particolar modo nel periodo autunnale, quando la politica è entrata a pieno regime in attività dopo l’iniziale lentezza del post campagna elettorale. A luglio, per esempio, i lavori d’aula (in consiglio e in commissione permanente) erano costati meno di 12mila euro mentre ad ottobre si registrava il record di 37mila euro per i gettoni di presenza alla politica. Gettoni che non sono cumulabili per più di 15 presenze mensili ed hanno un valore unitario di 92,96euro. Considerando che la maggioranza dei gettoni vengono erogati per la presenza nei tavoli delle commissioni e che in media i lavori di commissione durano circa un’ora si può dire che il lavoro del consigliere comunale vale 1,54euro al minuto in media. Ma per cumulare il gettone, oltre la mera presenza in base a come sono composte le commissioni, non ci sono altri criteri per valutare il rapporto tra qualità e retribuzione del lavoro. E quindi prendiamo per buone le presenze per apprendere come la top 3 dei consiglieri più presenti (e quindi più pagati) del consiglio comunale vede in terza posizione la consigliera di LBC Aramini, con 123 presenze e poco più di 9mila euro incassati. C’è poi la consigliera del PD Nicoletta Zuliani al secondo posto con quasi 10mila euro in nove mesi e 129 presenze all’attivo e sul gradino più alto un consigliere di cui non riecheggia troppe volte il nome nel dibattito o nella cronaca politica ma che appare immancabile nei registri delle commissioni come il giovane Emanuele Di Russo, campione assoluto di presenze con 134 gettoni al suo attivo. E se la top 3 ha un vincitore nitido, anche nei 3 campioni dell’assenteismo c’è un campione, anche se deve dividere (per motivi diversi) il posto di top del flop con un altro nome. Attualmente, penultimo per presenze troviamo Massimiliano Colazingari. L’attuale presidente del Consiglio Comunale è di fatto uscito dai grafici delle presenze poiché non percepisce il gettone ma viene pagato con un fisso per il suo ruolo istituzionale. Ha collezionato 60 presenze fino a dicembre quando si è avvicendato con Tassi sullo scranno della presidenza. E Olivier Tassi è in assoluto il consigliere con il rendimento più basso a livello di presenze sia in consiglio che in commissione, con le sue appena 14 apparizioni. Una situazione questa motivata però dal fatto appunto che Tassi è decaduto dalla presidenza ed è tornato ad essere un normale consigliere solo a dicembre. Ma c’è un personaggio che è stato tra l’altro il primo degli eletti in assoluto con più di mille voti, che oggi aspira ad essere niente di meno che coordinatore provinciale del suo gruppo politico che sul registro delle presenze in commissione deve mettere zero carbonella e in nove mesi ha collezionato solo 14 presenze complessive. È Giorgio Ialongo, che aveva già esperienza politica e di assenteismo durante l’era Di Giorgi e che passa solo di rado dalle parti di Piazza del Popolo.
Armando Caso
Sempre assente
Il consigliere Ialongo è l’unico ad non aver mai registrato una singola presenza nei lavori di commissione
Il consigliere Ialongo è l’unico ad non aver mai registrato una singola presenza nei lavori di commissione
25/05/2017