Nonostante la giovane età, i due vantano un curriculum fatto di precedenti penali, anche specifici per il reato di rapina.
Tutto è nato dalla denuncia presentata dai genitori di un ragazzino, a cui sono seguite testimonianze, analisi sui tabulati telefonici e l’acquisizione di filmati della videosorveglianza, oltre a un’attenta e meticolosa analisi dei profili facebook degli indiziati. “In particolare – spiega la Questura – l’azione criminale aveva destato particolare allarme sociale, proprio perché commessa nella zona più centrale di Latina, tra piazza San Marco e Piazza Quadrata per giunta ai danni di un giovane di minore età”. Raponi è ai domiciliari, mentre Lazzarini è stato raggiunto dal provvedimento in carcere a Latina, dove è recluso per altro reato.