Dal 2010, dopo una richiesta di chiarimenti presentata dal comune di Giuliano di Roma, si è scoperto che i Comuni devono emettere fattura per farsi restituire i mutui da Acqualatina. Non basta un semplice “giro conto”: bisogna anche versare l’Iva. In sostanza, costa molto di più ad Acqualatina restituire questi mutui.
La Guardia di Finanza ha “stanato” la maggior parte dei Comuni: le fatture, va detto, non sono state emesse per buona fede, non certo per volontà di dolo. Ma la legge è legge. Gli accertamenti si riferiscono agli anni 2010 e 2011. Il filone di indagine farebbe parte di una più ampia inchiesta della Guardia di Finanza sulla cessione degli impianti idrici da parte dei Comuni ad Acqualatina.
Mentre Latina è uno dei pochi Comuni in regola, ce ne sono altri come Aprilia che ha ricevuto una cartella da 600.000 euro di iva non versata; idem Nettuno e la Provincia di Latina (il cui presidente è anche presidente dell’Ato4, dunque un controllore… controllato!). Seguono una serie di Comuni con importi minimi, tra i 25 e i 50 mila euro.
La notizia stamattina è stata riportata dal Messaggero di Latina.