Non si hanno ancora notizie dei primi risultati dell’indagine epidemiologica avviata due anni fa da Asl, Istituto Superiore di Sanità e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio e cofinanziato dal Comune con 20.000 euro: si tratta dello studio sullo stato di salute del territorio e della popolazione, un progetto molto articolato che descriverà perfettamente quali sono le zone maggiormente inquinate e quali sono le patologie di cui soffrono gli apriliani, contestualizzate alla zona di residenza dei malati, dal 2001 a oggi.
Nel maggio scorso il Comune di Aprilia con nota ufficiale aveva annunciato per la metà di giugno una conferenza pubblica per descrivere i primi risultati dello studio, invece dopo tre mesi il Comune ha semplicemente annunciato la fase successiva dello studio, che coinvolgerà un campione di 700 cittadini di età compresa tra i 18 e i 69 anni.
Le persone selezionate riceveranno una lettera da parte dell’Asl, che sarà inviata anche al medico di base; successivamente saranno raggiunte telefonicamente dagli operatori sanitari, che porranno loro delle domande sugli stili di vita (abitudini riguardanti il fumo, l’assunzione di alcol, attività fisica e alimentazione), lo stato di salute e adesione a programmi di prevenzione (screening oncologici, vaccinazioni) al fine di avere un quadro esaustivo dello stato complessivo di salute della popolazione e poter programmare interventi efficaci di prevenzione calibrati sulle esigenze di salute dei cittadini di Aprilia. 80 apriliani saranno invece coinvolti nello studio sugli effetti dell’arsenico presente nell’acqua potabile: dovranno fornire un campione di acqua del rubinetto di casa loro (pozzo o acquedotto che sia) e dell’acqua che beve più frequentemente, frammenti di unghie dei piedi e consegnarle alla Asl. Solo a coloro che coltivano verdure e ortaggi, verrà chiesto di fornire l’acqua utilizzata per l’irrigazione e di poter effettuare campioni dei vegetali autoprodotti. Infine, dovranno compilare un breve questionario sulle abitudini alimentari e sulle modalità di cottura dei cibi. I risultati finali della sorveglianza epidemiologica sono previsti per la primavera del 2017. Stavolta sarà la data esatta?
«Ci sono stati dei contrattempi per quanto riguarda i risultati annunciati per giugno 2016 – ammette l’assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli – ma il team sta facendo un lavoro imponente e non si è mai fermato. Per permettere la buona riuscita dello studio è importante che i cittadini coinvolti partecipino».
Nel maggio scorso il Comune di Aprilia con nota ufficiale aveva annunciato per la metà di giugno una conferenza pubblica per descrivere i primi risultati dello studio, invece dopo tre mesi il Comune ha semplicemente annunciato la fase successiva dello studio, che coinvolgerà un campione di 700 cittadini di età compresa tra i 18 e i 69 anni.
Le persone selezionate riceveranno una lettera da parte dell’Asl, che sarà inviata anche al medico di base; successivamente saranno raggiunte telefonicamente dagli operatori sanitari, che porranno loro delle domande sugli stili di vita (abitudini riguardanti il fumo, l’assunzione di alcol, attività fisica e alimentazione), lo stato di salute e adesione a programmi di prevenzione (screening oncologici, vaccinazioni) al fine di avere un quadro esaustivo dello stato complessivo di salute della popolazione e poter programmare interventi efficaci di prevenzione calibrati sulle esigenze di salute dei cittadini di Aprilia. 80 apriliani saranno invece coinvolti nello studio sugli effetti dell’arsenico presente nell’acqua potabile: dovranno fornire un campione di acqua del rubinetto di casa loro (pozzo o acquedotto che sia) e dell’acqua che beve più frequentemente, frammenti di unghie dei piedi e consegnarle alla Asl. Solo a coloro che coltivano verdure e ortaggi, verrà chiesto di fornire l’acqua utilizzata per l’irrigazione e di poter effettuare campioni dei vegetali autoprodotti. Infine, dovranno compilare un breve questionario sulle abitudini alimentari e sulle modalità di cottura dei cibi. I risultati finali della sorveglianza epidemiologica sono previsti per la primavera del 2017. Stavolta sarà la data esatta?
«Ci sono stati dei contrattempi per quanto riguarda i risultati annunciati per giugno 2016 – ammette l’assessore ai Servizi Sociali Eva Torselli – ma il team sta facendo un lavoro imponente e non si è mai fermato. Per permettere la buona riuscita dello studio è importante che i cittadini coinvolti partecipino».
22/09/2016