Anche Latina ha il suo gruppo ambientalista, che opera (in silenzio) da ormai due anni. Circa trenta persone si riuniscono ogni due settimane per pulire la spiaggia di Latina e, con il passare del tempo, crescono di numero. Partecipano cittadini di tutte le età: dai più anziani ai bambini che capiscono da subito l’importanza dell’ecologia. «Abbiamo iniziato io e mia moglie due anni fa – spiega Alessandro Marrocco al Caffè -. Ora siamo una quindicina di persone fisse a cui si aggiungono sempre altri. Nelle giornate di pulizia del litorale arriviamo a circa trenta persone. Quest’anno ci siamo già riuniti nove volte, sempre di domenica mattina, ed il 31 marzo sarà la decima. Abbiamo ripulito il Fosso Mascarello, dove l’ultima volta abbiamo trovato circa 200 pneumatici ed eternit, ed il tratto di spiaggia che va da Capoportiere a Rio Martino. Ci addentriamo nelle dune e nella parte dal lato opposto della strada, vista lago. Proprio lì la settimana scorsa abbiamo trovato delle lattine con scadenza 1989 e 1993. Allucinante». Con il tempo il gruppo si è organizzato ed ha intessuto rapporti con l’amministrazione e la Polizia Locale. Quando trovano rifiuti speciali sono loro che si occupano di conferirli nel giusto modo, seguendo il protocollo. «A Latina abbiamo la fortuna di avere un clima mite – continua Marrocco -. Non ci si può ricordare del mare solo nella stagione estiva. Durante l’inverno le mareggiate portano di tutto e la spiaggia diventa terra di nessuno: ognuno scarica quello che vuole. Abbiamo lavorato in mezzo alla duna e abbiamo scoperto una sorta di discarica, dove la gente va a posta per buttare rifiuti speciali: eternit, guaina, plastica. Ho un sogno – conclude Marrocco, che ora ha costituito un gruppo dal nome ANT, Amore per la Nostra Terra -. Vorrei che questa iniziativa possa diventare un’iniziativa della città e non di pochi volenterosi che preferiscono rimboccarsi le maniche piuttosto che dormrie la domenica mattina. Mi piacerebbe che, con una cadenza regolare, arrivassero dei pullman delle scuole con i ragazzi che si danno da fare e fanno delle attività di pulizia, ricevendo dei premi simbolici. Queste iniziative lasciano tanto: il 90% dei bambini presenti avrà vantaggi nel futuro e ci penserà due volte prima di inquinare la città. Nel frattempo, però, l’invito è aperto a tutti: è troppo facile riempirsi la bocca di parole o pubblicare su Facebook frasi vantando di essere ecologisti. Noi ci riuniamo ancora il 31 marzo ed il 14 aprile. Tutti possono partecipare».
21/03/2019