A causa della riduzione del personale del servizio Ares 118 nella zona dei Castelli Romani, come in tutta la provincia di Roma, accade che alcune postazioni del 118 non possano svolgere il servizio di pronto intervento sanitario nella zona. Da ieri è chiusa la postazione di Genzano, cha un bacino di utenza molto grande ed interviene anche in altri comuni limitrofi in caso di emergenza. Il motivo è che è assente per malattia l’autista e non è stato sostituito, così l’infermiere di turno è stato rimandato a casa. Situazioni queste che si verificano spesso anche nelle altre postazioni di Genzano, Lanuvio, Lariano, Ciampino, Albano, Frattocchie, Marino, Rocca Priora e altri comuni del territorio della provincia di Roma. Da quando gli operatori sulle ambulanze sono passati da tre a due, il personale scarseggia, e basta che si ammala un operatore le ambulanze si bloccano. Sui mezzi di soccorso ci sono ora solo l’autista e un infermiere, prima, fino a qualche anno fa’, erano in tre, autista, barelliere e infermiere. Il medico lo si trova solo sull’ automedica, e ai Castelli Romani, sta solo nella postazione di Ciampino. Tra l’altro molti servizi del 118 sono stati dati in appalto a società private, chiamate postazioni “Spot”, con ambulanze e operatori privati spesso fermi nelle pubbliche piazze pronti ad intervenire in caso di necessità, servizio questo che richiede sicuramente un costo aggiuntivo alla Regione Lazio . Da segnalare anche che spesso le ambulanze del 118 si trovano a dover stare ferme per ore a volte anche giorni interi per riavere le barelle indietro dai pronto soccorso degli ospedali sempre strapieni di malati. Tutto questo porta a dei disservizi e attese lunghe per tutti coloro che chiamano il servizio di emergenza sanitaria del 118. Nella foto un’ambulanza privata che svolge servizio di 118 “Spot” ferma in piazza Frasconi a Genzano.
19/03/2019