COMUNI TROPPO LENTI
Tra fine novembre e inizio dicembre, molti Comuni hanno ottenuto e stanziato fondi ministeriali e regionali per finanziare lavori edili che hanno lo scopo di provare almeno a tappare qualche buco. Tra questi: Albano, Velletri, Latina, Frascati, Marino, Rocca di Papa, Aprilia, Anzio e Nettuno. In alcuni casi, i Municipi utilizzano propri fondi per pagare gli interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Ma la gravità dello stato in cui si trovano molte sedi scolastiche è tale però che ci permette di affermare, senza paura di smentita, che la quantità dei fondi stanziati è ancora del tutto insufficiente. Alcuni Municipi sono rimasti a guardare e non hanno previsto alcuno stanziamento.
L’ESPERTO: «SI INVESTE IN LUMINARIE, NON IN SICUREZZA PER I FIGLI»
«Molte strutture scolastiche – racconta a il Caffè un tecnico del settore edilizio che preferisce restare anonimo – sono vecchie e inadeguate dal punto di vista sismico. Eppure le scuole – spiega – sono edifici rilevanti. Dovrebbero restare in piedi anche in caso di forti terremoti. L’adeguamento sismico è molto costoso e difficili da eseguire, la cosa migliore – sottolinea – è spesso abbattere e ricostruire. Ma in Italia manca la giusta cultura: spendere 50 o 100mila € per le luminarie natalizie è considerato giusto. Investire soldi per la sicurezza dei nostri figli, uno sperpero. Al di là della retorica – conclude – neppure i recenti terremoti in cui hanno perso la vita maestre e studenti è stato sufficiente per far diventare una priorità la sicurezza degli edifici scolastici».
E I PRIVATI CHE COMBINANO?
Le Procure di Velletri e Latina potrebbero far partire delle indagini per omissione di atti d’ufficio nei confronti dei Comuni inadempienti. Se da una parte però molte Amministrazioni comunali stanno cercando di mettere una pezza alla situazione, dall’altro tutti gli interventi appena finanziati riguardano solo ed esclusivamente gli edifici scolastici pubblici: e quelli privati in che stato si trovano?