Il Lazio è la prima Regione a recepire le indicazioni della Conferenza Stato Regioni con un progetto fortemente voluto e sollecitato da operatori e professionisti. Cosa prevede il programma? Si passa dai consueti 4 Codici a colore (Rosso-Giallo-Verde e Bianco) al nuovo sistema a 5 Codici numerici: nel dettaglio il codice 1 è quello di emergenza, il 2 quello di urgenza, il 3 di urgenza differibile, il 4 di urgenza minore e il 5 di non urgenza. I codici 1-2-3 sono a media ed alta intensità di cure, il 4-5 a moderata-bassa intensità. La sperimentazione delle schede a 5 codici ha riguardato 8 Pronto Soccorso generalisti e 3 Pronto Soccorso pediatrici con il coinvolgimento di circa 80 tra medici e infermieri e oltre 7.000 pazienti. Negli ultimi 8 anni l’andamento complessivo degli accessi ai servizi di emergenza ha fatto registrare una flessione del 7,3%. Permane una prevalenza del Codice verde, che rappresenta ancora il 65-70% del totale degli accessi. La revisione, al livello nazionale, del sistema di Triage, è derivata anche dalla necessità di ridurre il tasso di errore nell’attribuzione del codice, solitamente più alto proprio quando si tratta di codici verdi. “Un lavoro molto importante, che ci è stato sollecitato dai diretti interessati e che ci permetterà di fornire cure maggiormente appropriate e di migliorare il servizio sanitario – ha commentato Alessio D’Amato, Assessore Sanità e integrazione Socio-Sanitaria, che ha aggiunto: il Gruppo di lavoro ha sperimentato le nuove linee guida in piena sintonia e collaborazione con i professionisti e le diverse realtà del territorio. Oggi per la Regione Lazio si apre una nuova stagione concorsuale che ci permetterà di avere nei reparti e nei Pronto Soccorso un ricambio generazionale. Questo lavoro sul triage si inserisce in un percorso di riorganizzazione che prevede nuovi investimenti sul personale e un programma riqualificazione dell’edilizia sanitaria e sulle tecnologie”- conclude D’Amato.
31/05/2018