In una città ancora turbata dalla ripresa di nuovi atti incendiari ai danni di personaggi pubblici (l’ultimo, l’incendio del 12 gennaio scorso che ha distrutto il Suv Mercedes ML del consigliere comunale Franco Marcucci), si sono susseguite ad Ardea richieste di interventi istituzionali e interrogazioni parlamentari sulla questione sicurezza. I consiglieri comunali del centrosinistra hanno chiesto una convocazione straordinaria del Consiglio comunale, «A seguito – si legge nella nota protocollata – dei fatti criminosi e a un clima di preoccupazione per l’intera città, al fine di intraprendere un percorso di ripristino della legalità coinvolgendo le istituzioni superiori, rafforzando il controllo del territorio, istituendo un ufficio comunale per il reperimento di fondi per il progetto europeo “città sicure” ed estendendo la presenza della polizia locale anche nelle ore notturne».
Intanto, il sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, sta affrontando il problema sicurezza in città, chiedendo l’aiuto delle istituzioni superiori. Il 24 gennaio, il primo cittadino ha partecipato all’incontro del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con il prefetto e il Questore di Roma, e dei comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza. «Ho chiesto – ha detto Di Fiori – una maggior presenza di forze dell’ordine: malgrado gli enormi sforzi, 30 carabinieri sono davvero troppo pochi. Il comandante provinciale dell’Arma ha assicurato una maggiore presenza di forze sul territorio e ora incontrerò il maggiore della compagnia di Anzio, Ugo Floccher, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini, i commercianti, i presidenti delle associazioni e dei consorzi per sviluppare il percorso legato alla sicurezza e in particolare, per un piano di videosorveglianza del territorio. Il prefetto ha assicurato la disponibilità profonda a collaborare e ha inoltrato al ministero dell’Interno la richiesta che avevo già inviato di un commissariato di polizia stradale sul territorio comunale».
Tra le questioni affrontate, l’attualità di fuoco della città rutula: «Abbiamo parlato della questione delle auto bruciate e del fatto che a me nessuno ha bruciato l’auto – ha proseguito il sindaco – sono in corso le doverose indagini e attenderemo per capire quale sia il nesso tra tutti questi attacchi a esponenti politici e sociali della città. Però una domanda ho posto loro: forse il nostro lavoro sta dando fastidio a qualcuno? Stiamo calpestando i piedi a qualcuno che aveva interessi diversi rispetto a quelli pubblici? Il comandante provinciale dei carabinieri mi ha risposto che l’Arma sta indagando con estrema attenzione».