Intanto, il sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, sta affrontando il problema sicurezza in città, chiedendo l’aiuto delle istituzioni superiori. Il 24 gennaio, il primo cittadino ha partecipato all’incontro del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con il prefetto e il Questore di Roma, e dei comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza. «Ho chiesto – ha detto Di Fiori – una maggior presenza di forze dell’ordine: malgrado gli enormi sforzi, 30 carabinieri sono davvero troppo pochi. Il comandante provinciale dell’Arma ha assicurato una maggiore presenza di forze sul territorio e ora incontrerò il maggiore della compagnia di Anzio, Ugo Floccher, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini, i commercianti, i presidenti delle associazioni e dei consorzi per sviluppare il percorso legato alla sicurezza e in particolare, per un piano di videosorveglianza del territorio. Il prefetto ha assicurato la disponibilità profonda a collaborare e ha inoltrato al ministero dell’Interno la richiesta che avevo già inviato di un commissariato di polizia stradale sul territorio comunale».
Tra le questioni affrontate, l’attualità di fuoco della città rutula: «Abbiamo parlato della questione delle auto bruciate e del fatto che a me nessuno ha bruciato l’auto – ha proseguito il sindaco – sono in corso le doverose indagini e attenderemo per capire quale sia il nesso tra tutti questi attacchi a esponenti politici e sociali della città. Però una domanda ho posto loro: forse il nostro lavoro sta dando fastidio a qualcuno? Stiamo calpestando i piedi a qualcuno che aveva interessi diversi rispetto a quelli pubblici? Il comandante provinciale dei carabinieri mi ha risposto che l’Arma sta indagando con estrema attenzione».