Nella lettera Zucchini risponde dicendo che «non è stata rinvenuta agli atti nessuna lettera della Corte dei Conti» ma conferma che «I mutui riguardanti il servizio idrico integrato restano in campo all’Ente che li ha contratti ed Acqualatina è tenuta al rimborso delle rate di ammortamento in virtù della convenzione stipulata nel 2002 e la stessa Acqualatina risulta essere morosa dall’anno 2006». Zucchini ricorda che è stata rinnovata «la costituzione di messa in mora nei confronti di Acqualatina per l’ammontare delle rate ammortamento mutui anticipate dall’Ente per un totale di euro 1.936.665,52 a cui andrà aggiunta la rata dell’anno 2013».
«Confermo che la Corte dei Conti ha inviato la lettera da me richiamata a tutti i Comuni dell’Ato 4 ed è opportuno che gli uffici del Comune di Anzio eseguano più approfonditi accertamenti onde non incorrere in nuove gravi contestazioni – dice Bernardone – Per il resto la risposta dell’assessore alle Finanze Zucchini rivela un’odiosa realtà: Acqualatina deve restituire al Comune di Anzio circa 2.000.000 di euro che noi cittadini abbiamo pagato al suo posto ed è in stato di morosità dal 2006. Si tratta della stessa Acqualatina che applica tariffe capestro, non esegue gli investimenti pattuiti e che non esita a ridurre il flusso idrico (togliere l’acqua) ai cittadini che omettono il pagamento di una sola bolletta». Di sicuro la questione tornerà presto all’attenzione del consiglio comunale di Anzio.