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Non passa il voto di sfiducia al Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola che questa mattina durante un lungo e duro confronto in consiglio comunale, ha difeso il suo operato e la sua maggioranza. Sono 14 i voti che tengono Coppola al suo posto ma, ancora una volta, ancor più dell’opposizione, a creare situazione di tensione sono i consiglieri della maggioranza. Parole critiche arrivano da Fratelli d’Italia e dal consigliere Genesio D’Angeli, le cui critiche sulla stasi amministrativa sono state pesantissime. Il consigliere Ivano Di Pietro, di Forza Italia, a seguito dell’intervento di Genesio D’Angeli ha parlato di una necessaria verifica politica.
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“Spetta a me chiaramente, aprire il dibattito, manifestare il mio pensiero in merito alla mozione di sfiducia presentata dall’opposizione che mi riguarda”. Queste le parole dell’intervento di esordio del Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola, che hanno aperto la seduta di consiglio comunale per fare chiarezza su indagini, accuse, e prossime mosse dell’Amministrazione.
“Devo dire che gli eventi legati all’indagine condotta dalla Dda, che mi auguro si concluda nel modo più breve e limpido possibile, mi hanno suscitato due sensazioni forti. Una sensazione di amarezza e una di disgusto. Amarezza nei confronti della valanga di fango mediatico che si è riversato sulla città, che ha dipinto una realtà che non conosco fornendo notizie distorte e prive di fondamenti al solo scopo di tentate di provare legami tra la criminalità e la politica, soltanto per fare sensazione. Non è prioritaria la penalizzazione della mia figura rispetto alla mia città ma, sulla mia pelle, ho sopportato l’infamia di essere rappresentato come l’ingegnere dei clan. Per coloro che mi conoscono, per chi ha seguito il mio percorso ultraquarantennale della mia vita professionale, tutto ciò appare falso e inverosimile. Ma il giudizio deformato sulla mia persona è stato metabolizzato dal generico lettore di quotidiani e social ben oltre i confini di questo paese. Mi hanno chiamato da lontano per dire chi sei? Non ti conoscevo. Quello che è stato fatto per me che sono il Sindaco di Nettuno, è stato perpetrato nei confronti della città attraverso ricostruzioni fantasiose fatte di ipotetici collegamenti che investono criminalità e politica, per altro in assenza di prove tangibili. Questa è la mia grande amarezza: vedere dipinta in modo deforme e calpestata l’immagine della città che amo e vedere attribuita la responsabilità di un’assurda ma paventata ipotesi di un rapporto mafia politica a questa Amministrazione. In merito voglio sostenere con forza le persone che hanno condiviso con me questo percorso amministrativo. I procedimenti e gli atti adottati sono stati improntati al metodo della trasparenza e della legalità. Sono sicuro che sarà la commissione di accesso ad accertarlo e su questo non nutro alcun timore.
La sensazione di disgusto è un sentimento che non riesco a reprimere se penso al comportamento di alcuni gruppi di persone che dicono di voler il bene di questa città ma di fatto ne prefigurano la distruzione politica e sociale. Nettuno è dei nettunesi, di tutti noi, e l’immagine della città va difesa da tutti noi rispetto alla costruzione di teoremi giornalistici senza fondamento che cercano di associare criminalità e amministrazione.
E vergognoso appare il comportamento di altre persone che pur di aggredire la parte politica avversa alimentano ombre e sospetti sui social, danneggiando la città in cui vivono e pertanto loro stessi e per questo il disgusto sale. In questo contesto l’intento della mozione, di preservare l’immagine delle Istituzioni attraverso la sfiducia del Sindaco appare paradossale e assolutamente non condivisibile. Risibile appare altresì la motivazione in subordine della mozione che si propone di non dare continuità a questa amministrazione invocando, con una espressione politichese, la presenza di anticorpi condizionanti. Solo per dare una risposta voglio precisare che le azioni e gli orientamenti di questa maggioranza sono stati sempre determinati in forma libera e democratica valutate le opinioni di tutti noi, per questo reputo non accoglibile la mozione.
Replico poi alla lettera aperta di Federici e Alicandri, il loro invito ad assumere un atto di responsabilità da sintetizzare con le mie dimissioni, pur elaborata con educazione e pacatezza secondo il loro stile, indubbiamente, che apprezzo, ha prodotto un effetto opposto. Il sospetto di infiltrazioni della malavita organizzata se non chiarito costituirà una macchia indelebile per la città, una vergogna per tutti noi, e allora si che si affosserà la politica e il rispetto per l’Amministrazione. Il mio atto di responsabilità sarà invece quello di assecondare il percorso della commissione di accesso cosciente dell’assoluta buona fede della mia Amministrazione che ha operato nella trasparenza e nel rispetto della legalità e giammai quello di fuggire rispetto a responsabilità che mi sono sempre assunto abbandonando la città con ignominia al commissariamento e alla vergogna”.
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“Il Gruppo di Fratelli d’Italia anche oggi intende mostrare coesione e la sua correttezza verso il Sindaco di Nettuno. Sarebbe stato semplice sottoscrivere la mozione di sfiducia, crediamo però che non è oggi il momento e non sono quelle sollevate dall’opposizione le ragioni che ci portano a contrapporci alla linea amministrativa adottata fino ad oggi – esordisce così, nella dichiarazione di voto sulla fiducia il consigliere Genesio D’Angeli, che vota per sostenere il primo cittadino e nel contempo apre di fatto la crisi politica a Nettuno – siamo certi della correttezza degli atti e siamo certi che la Commissione d’accesso lo confermerà. Per questo oggi noi non voteremo la sfiducia ma non possiamo nemmeno ritenerci soddisfatti dell’azione di questa amministrazione. Fratelli d’Italia ha sempre avuto un atteggiamento propositivo e coerente a sostegno di questa maggioranza grazie al lavoro dei suoi consiglieri che hanno costantemente operato in trasparenza per il bene di Nettuno dimostrandosi totalmente estranei alle vicende di queste settimane. Rivendichiamo con orgoglio la scelta dei nostri candidati inseriti nelle liste elettorali, nessuno di loro, eletti e non, vengono citati nelle numerose intercettazioni rese pubbliche. Una situazione che mai ci saremmo immaginati di dover affrontare e che pregiudica l’entusiasmo che è la spinta di ogni persona che decide di impegnarsi politicamente per la sua città. Sono stati 30 giorni difficili signor Sindaco, in cui non è mancato lo sconforto. Crediamo però che non sia oggi il momento di votare la sfiducia. Il Sindaco dovrà dimostrare in altri appuntamenti, primo tra tutti al Bilancio di avere una maggioranza areale visto l’esiguo numero di consiglieri rimasti in cui ognuno può avanzare pretese, sbattere i pugni o tentare fughe in avanti. Atteggiamenti lontani dal nostro modo di interpretare la politica che ha come bussola solo il bene dei cittadini. Non voteremo la sfiducia ma non siamo cechi e non possiamo fare finta che tutto vada bene. la macchina amministrativa è bloccata, questa è una sua responsabilità Sindaco che non è riuscito a far lavorare come dovrebbero i Dirigenti che sono ben retribuiti, come è sua responsabilità di questa maggioranza che non questi due anni non è stata mai compatta e ha dato vita ad una serie di crisi interne, corse in avanti e fuoriuscite. Da oggi deve prendere atto di questa crisi politica e da lunedì lavorare con un radicale cambio passo perché ci sono opere come le ristrutturazione degli impianti sportivi bloccati, il teatro e i lavori di via Genova fermi, le strade da fare. Tutto fermo come il fabbisogno del personale pronto da due anni ma senza concorsi, tutto fermo un impasse che non permette di sostituire le decine di persone andante in pensione e non permette di dare risposte ai cittadini, in questa seduta non siamo qui per sfiduciarti ma neanche per dire che va tutto bene. Siamo qui per dare stabilità a questa maggioranza che appare sempre più zoppicante abbiamo sempre lavorato senza fare polemiche, i buoni risultati ottenuti dal nostro assessorato (il riferimento è ad Alessandro Mauro) sono evidenti ed hanno contribuito alla tenuta della maggioranza fino ad ora. Siamo convinti che ci sia bisogno di guida politica e non di un commissariamento che sarebbe devastante per la città in un momento storico di ripresa come quello attuale. Sindaco dimostraci di essere in grado di guidare questa città senza cedere a giochetti o ricatti. Se così non sarà Fratelli d’Italia non potrà continuare a fare parte di questa maggioranza”.