E’ il Sindaco di Nettuno Alessandro Coppola a relazionare in commissione Trasparenza, sulla perdita del finanziamento da oltre 5 milioni, ottenuto per l’abbattimento e ricostruzione della scuola di via Olmata. Il Sindaco ha fatto una breve cronistoria del finanziamento ed ha sottolineato che “I diciotto mesi concessi per la progettazione definitiva erano stretti per l’importanza del progetto e che la richiesta di proroga dei tempi inviata dai tecnici del comune, che non è stata tenuta in considerazione. Ci pare un’ingiustizia – ha aggiunto – per questo abbiamo deciso di ricorrere contro la rimozione del finanziamento dando mandato ad un avvocato”.
Il presidente di Commissione Antonio Taurelli, in premessa ha specificato che la commissione non cerca un capro espiatorio, per che non è questo il compito, ma vuole fare chiarezza sull’iter che ha portato a questo risultato.
Poi ha preso al parola il Dirigente dell’Area lavori pubblici Fabrizio Bettoni. “Dobbiamo lavorare tutti – ha detto – per recuperare questi fondi per il bene della città. I tempi che ci hanno dato raramente sono così stretti e così rigidi. I fondi sono stati concessi dal Ministero e poi sono passati nella gestione del Pnrr, qui è nato probabilmente il problema. La nostra richiesta di proroga forse non è arrivata nell’ufficio giusto, noi non abbiamo avuto contezza del cambio di competenza. E’ un problema che si inserisce in un contesto di lavoro costante e assiduo per seguire l’enorme mole di lavoro che portiamo avanti”. Quindi il responsabile del procedimento, architetto Leto ha illustrato il dettaglio del progetto e del procedimento definendo la revoca del finanziamento “un fulmine e ciel sereno” a fronte di un iter corretto e in stato avanzato.
Il presidente di Commissione Antonio Taurelli, in premessa ha specificato che la commissione non cerca un capro espiatorio, per che non è questo il compito, ma vuole fare chiarezza sull’iter che ha portato a questo risultato.
Poi ha preso al parola il Dirigente dell’Area lavori pubblici Fabrizio Bettoni. “Dobbiamo lavorare tutti – ha detto – per recuperare questi fondi per il bene della città. I tempi che ci hanno dato raramente sono così stretti e così rigidi. I fondi sono stati concessi dal Ministero e poi sono passati nella gestione del Pnrr, qui è nato probabilmente il problema. La nostra richiesta di proroga forse non è arrivata nell’ufficio giusto, noi non abbiamo avuto contezza del cambio di competenza. E’ un problema che si inserisce in un contesto di lavoro costante e assiduo per seguire l’enorme mole di lavoro che portiamo avanti”. Quindi il responsabile del procedimento, architetto Leto ha illustrato il dettaglio del progetto e del procedimento definendo la revoca del finanziamento “un fulmine e ciel sereno” a fronte di un iter corretto e in stato avanzato.
06/05/2022