Trabacchin, che uccise la moglie al culmine di una lite, colpendola con un martello almeno sette volte, confessò dopo quattro ore di interrogatorio davanti ai carabinieri e al magistrato di turno.
La coppia si stava appunto separando e quel giorno, nel corso dell’ennesimo litigio, Elisa Ciotti venne massacrata di botte e finita a martellate. Dopo l’omicidio il marito andò al lavoro con un amico e a fare la terribile scoperta fu la figlia dei due, una bambina di dieci anni, che trovò la madre sul letto, in un lago di sangue.
La bambina telefonò al papà, che a sua volta chiamò il fratello, chiedendogli di recarsi a casa perché era successo qualcosa alla moglie. Poi anche Trabacchin tornò in via Palmarola, provò a sostenere di non sapere cosa fosse successo, ma alla fine crollò nel corso dell’interrogatorio.